È il candidato Sindaco scelto per guidare la coalizione di centrodestra alle prossime comunali di Imperia. Luca Lanteri, un passato in Forza Italia, che lo ha visto ricoprire l’incarico di vice Sindaco con delega ai Porti, e un altro, più recente, vicino alla figura del Sindaco Carlo Capacci, con la cui lista, Liguria Cambia, si era candidato alle regionali del 2015 a sostegno della candidata Pd alla presidenza, Raffaella Paita.
A giorni dovrebbe arrivare l’ufficialità sulla sua candidatura a Sindaco, ma il suo nome ha già creato non poco scompiglio tra i partiti che compongono l’alleanza, in particolare all’interno di Fratelli d’Italia, dai cui incarichi nel consiglio direttivo cittadino si sono dimessi sia il capogruppo in Consiglio Comunale Alessandro Casano che l’ex Assessore Sara Serafini. (leggi QUI)
Lanteri, partiamo da qui. Come ha reagito alle parole di Casano? “A me dispiace, ma il giorno prima della sua decisione è stata fatta una riunione a Genova alla quale ha partecipato anche Fratelli d’Italia, In quell'occasione è stata proposta la mia candidatura. Io mi auguro che Casano e gli altri rivedano la propria posizione. Nei prossimi giorni se vorranno mi confronterò con loro sulla mia visione di città, mi auguro ci sia modo di trovare una soluzione”.
Casano, dichiarandosi indisponibile a candidarsi in suo sostegno, ha definito la sua figura in continuità con l’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Carlo Capacci. “Bisogna sgombrare il campo: io ho votato per Capacci, ma non ho sostenuto Capacci, né gli sono stato vicino politicamente. Infatti non ho nemmeno avuto cariche pubbliche in questi anni. Ho votato per lui perché lo ritenevo un segno di discontinuità dal passato. Mi sono poi candidato alle regionali, nel 2015 con una lista civica all’interno di una coalizione di centrosinistra, ma mai sono stato iscritto a un partito di centrosinistra. Detto ciò, non rinnego niente”.
Ha votato per Capacci, ma è rimasto deluso? “Ho già detto più volte che l’amministrazione attuale non mi ha convinto, sia per la gestione dei rapporti con i cittadini, che per la gestione dei rapporti tra il Sindaco e il resto della maggioranza, e di riflesso per come si è concretizzata l’azione amministrativa. Da tre anni seguo attivamente l’evolversi del dibattito all’interno del centrodestra. Ho seguito Raffaele Fitto in ‘Direzione Italia’, ho dato una mano prima alle amministrative a Savona e poi a Genova, dove ho speso tanto del mio tempo e avviato nuovi rapporti con la Regione, in particolare con il presidente Toti”.
Da quanto non sente il Sindaco? “Con Carlo siamo amici, ma saranno tre anni che non ci confrontiamo”.
Lei è un esponente di “Noi con l’Italia”, ma a proporre la sua candidatura è stata la Lega. Come mai? “Diciamo che sono stato avvicinato da una serie di amici che mi ritenevano la figura con la giusta esperienza amministrativa e la dovuta conoscenza dei temi più spinosi in città, questo è il motivo per cui hanno pensato a me. Sul perché la proposta arrivi da Lega e Forza Italia penso sia dovuto al fatto che sia naturale che a muoversi siano i partiti con maggior consenso”.
Quali sono i ruoli di Alessandro Falciola, Maria Teresa Parodi, e i due consiglieri di “Per Imperia” Alessandro Savioli e Susanna Palma, considerati a lei vicini? “Per quanto riguarda questi ultimi due, penso che faranno sicuramente parte della lista civica a sostegno del candidato Sindaco. Per quanto riguarda gli altri, non ho avuto modo di rapportarmi con loro, ma mi auguro che anche loro scelta sia vicina a noi”.
Quali sono i suoi rapporti con la Lega? “Premesso che mi ritengo un civico di centrodestra. La Lega è un partito che fa tantissimo e ha ottenuto un grosso risultato alle politiche. Ha una bella squadra ed è riuscita a portare a Roma persone valide e capaci come l’Assessore Edoardo Rixi, che già conoscevo, e Flavio Di Muro, che è una persona valida, e soprattutto espressione del territorio. In questi giorni mi sto rapportando con loro, sta nascendo un ottimo rapporto e un’ottima condivisione sui temi. Lo stesso però vale anche per gli altri partiti. Ieri per esempio ho incontrato Giorgio Mulè, con Marco Scajola ho un ottimo rapporto, e da architetto dico che sta svolgendo un ottimo lavoro come Assessore all’Urbanistica. Con lui non c’è giorno che non ci sentiamo”.
Di cosa parlate? “Per ora dei temi e delle linee programmatiche. Stiamo costruendo un bel programma. Dobbiamo avere una visione della città che negli ultimi anni ci è mancata, che metta assieme sicurezza, ambiente e trasporti, tutti servizi che devono interagire tra loro per ottenere un prodotto che consenta ai cittadini di vivere bene in questa città, e offrire una grande offerta turistica. Il progetto turismo deve essere vero, che guardi avanti, e su questo stiamo lavorando. Per costruire il programma ogni partito porta il proprio contributo. La Lega, per esempio, in tema sicurezza è più avanti di altri, ma dovremo mettere insieme le istanze di tutti i soggetti, sia i partiti che gli esponenti della società civile che comporranno la coalizione”.
Ha già un nome per la sua lista civica? “Ci stiamo riflettendo, ma per ora riteniamo più importanti i contenuti, la partecipazione e i soggetti”.
Si è detto che tra i possibili candidati del centrodestra ci sia stato un fuggi fuggi generale al pensiero di doversi candidare contro Claudio Scajola. Lei non teme il confronto? “Io con Claudio Scajola ho collaborato tanto, tra noi c’è stima, penso reciproca. Credo sia una persona che ha fatto tanto e portato occasioni per Imperia, avendo avuto in passato ruoli di rilevanza nazionale. Oggi però ritengo non rappresenti assolutamente una prospettiva futura ma un passato, che dovrà essere letto e analizzato da ognuno come meglio crede. Personalmente credo che abbia commesso anche tanti errori che la città ha pagato, penso al porto, con la scelta di Caltagirone. Una vicenda che ha penalizzato i titolari dei posti barca e le imprese che vi lavoravano. Sarebbe potuta essere un’occasione di prosperità futura per Imperia, ma così non è stato. Ritengo anche ci siano stati errori nelle scelte dei dirigenti politici, così come negli amministratori. Scelte non sempre azzeccate. Bisogna cambiare registro e fare scelte migliori, condividendo come una squadra, non con l'idea dell'uomo solo al comando. Detto questo, non voglio guardare al passato, ma al futuro, non temo il confronto, ma la mia non è una candidatura contro Scajola, piuttosto a favore di una prospettiva che mi vede sostenuto dai partiti che mi stanno indicando come futuro Sindaco”.
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