Alla fine anche i santi perdono le staffe e il Sindaco di Tenda, dopo mesi d’inerzia, con una strada dipartimentale sempre più abbandonata al proprio destino dal blocco dei lavori del Tunnel, ha inviato una lettera al Prefetto delle Alpi Marittime per chiedere il suo intervento e per preannunciare azioni giudiziarie contro l’Anas e l’impresa che ha l’incarico di eseguire (un eufemismo…) i lavori.
“La sospensione dei lavori dallo scorso mese di luglio 2017 ha lasciato il cantiere in uno stato di rovina”, scrive il primo cittadino di Tende Jean Pierre Vassallo, “una vera catastrofe sotto il profilo ambientale ed ecologico. Due interi depositi di anidridi che sarebbero dovuti essere rimossi il medesimo giorno della loro estrazione, provenienti dallo scavo del tunnel, sono depositati alla sommità di due valloni e sversano nel fiume. Le conseguenze a livello ittico ed ecologico possono rivelarsi molto gravi”.
Quindi la parte centrale della lettera: ”Ad oggi non sono informato della ripresa dei lavori sul lato francese. Chiedo la restituzione della strada in terra che conduce al Colle geograficoe della vecchia strada del Colle di Tenda situata nel perimetro del cantiere. La vecchia strada del Colle consentiva al comune di organizzare ogni anno delle manifestazioni di veicoli storici che contribuivano enormemente all’economia della Valle”. Poi l’accusa: ”Un protocollo era stato sottoscritto nel quadro del cantiere sul versante francese per preservare la fauna e la flora, constato che nulla è stato fatto e che si sono causati danni a un sito prestigioso”.
Dopo essersi addentrato sullo stato della strada, il “cuore” della missiva indirizzata al Prefetto di Nizza: ”Sarebbe auspicabile che lo Stato francese recuperi l’insieme della Strada Dipartimentale 6204 situata nel perimetro del cantiere al fine di eseguire i lavori per consentire una circolazione normale fino all’entrata del tunnel e trasferire il semaforo alla sua entrata, ponendo termine a questo stato di fatto”.
Quindi la conclusione più che ovvia:” La mia responsabilità di Sindaco mi porterà verosimilmente a depositare una denuncia nei confronti dell’ANAS e dell’impresa incaricata perché la popolazione di Tenda non può consentire che il versante francese del Colle di Tenda sia degradato a tal punto per una durata che a oggi sembra indeterminata”.