"Al confine con l’Italia, sempre sono maggiori le violenze incontro noi Migranti da parte dell’Autorità francese, ne prendiamo atto: così Aleksandra Matikj, presidente del 'Comitato per gli Immigrati e contro ogni forma di discriminazione'.
"La polizia francese - prosegue - ha letteralmente trascinato fuori da un treno una Migrante incinta proveniente da Ventimiglia. L’hanno trattata come fosse merce da scaricare e non una donna con un bambino nel grembo. Lei era in viaggio con la propria famiglia ed è stata costretta a scendere a Mentone. A niente sono servite le proteste dei passeggeri ma è stato immortalato tutto in un agghiacciante video nel quale si vedono gli agenti francesi usare la forza anche contro il padre e marito che chiedeva: 'Perché mi arrestate? Sono con mia moglie, è incinta', gli ha risposto un Poliziotto: 'Scendete dal treno', con l’uomo che risponde: 'Non mi picchiate! Che cosa ho fatto?' invitando i Poliziotti a 'non toccare' la moglie gravida, dopodiché i tre agenti hanno trasferito la donna dal treno".
Hanno così commentato i giovani reporter che erano presenti: “Gli agenti sono saliti, hanno individuato le persone nere e le hanno controllate - hanno raccontato - senz’alcuna umanità".
"Quello che preoccupa - prosegue Aleksandra Matikj - è che le Autorità francesi della Prefettura del dipartimento Alpes-Maritimes hanno pure replicato 'Se ci sono delle violenze in questo video, non sono state commesse dalla polizia...'. Noi non dimentichiamo neanche la morte della giovane mamma Nigeriana di 31 anni, anche lei incinta, affetta da un linfoma, respinta alla frontiera di Bardonecchia, deceduta poi dopo il parto cesareo a Torino. Nemmeno più pietà per le Donne incinte - continua la Matikj -, nemmeno per i loro bambini... nessuna Solidarietà dalla Francia per noi Migranti. Siamo molto delusi… Allucinante invece è che dalla Francia, di recente, si erano pure permessi di criticare l’accoglienza a Ventimiglia, proprio loro! Loro che tranquillamente usano la violenza o negano aiuto alle Donne incinte!"
"Al momento, come Comitato stiamo valutando di fare una segnalazione in alto, nel caso si verificassero ulteriori abusi del genere. Di certo non staremo a guardare. Oggi, tristemente mi chiedo: chi sa che fine ha fatto il motto nazionale della Repubblica Francese: Liberté, Égalité, Fraternité, in italiano Libertà, Uguaglianza, Fratellanza".