Attualità - 05 aprile 2018, 10:00

Un'imperiese a Tokyo sulle orme di Ligustro. L'artista Maria Nella “Hellory” Ponte a ottobre esporrà al museo d'arte Tama

Un traguardo considerevole per l’artista, che in questi giorni, fino all’11 aprile, è protagonista di una personale, a Roma presso “Alembic Art Gallery & Cocktail Bar”, di tutte le opere, dipinti e xilografie, della collezione “For Your Eyes Only”

Un'imperiese a Tokyo sulle orme di Ligustro. L'artista Maria Nella “Hellory” Ponte a ottobre esporrà al museo d'arte Tama

Un’imperiese a Tokyo, sulle orme di Ligustro. Maria Nella “Hellory” Ponte, artista siciliana d’origine, ma da anni a Imperia, dove ha imparato l’arte da un maestro d’eccezione: Giovanni Berio, in arte “Ligustro”, a ottobre esporrà la propria opera “Just me”, nel museo d’arte Tama di Tokyo, alla triennale dedicata alle mini-print.

Un traguardo considerevole per l’artista, che in questi giorni, fino all’11 aprile, è protagonista di una personale, a Roma presso “Alembic Art Gallery & Cocktail Bar”, di tutte le opere, dipinti e xilografie, della collezione “For Your Eyes Only”.

Il 10 aprile, inoltre, Hellory sarà relatrice alla Biblioteca Universitaria di Genova, nell’ambito di una conferenza all’interno dell’evento dedicato a Ligustro, al quale sarà presente Francesco Berio figlio di Ligustro, che ha organizzato l’evento. A Genova parteciperanno anche altri relatiori, alcuni di essi amici di Ligustro: Meguni Akanuma, Alessandra Gagliano Candela, Fulvio Ioan, Maria Novaro, Umberto Padovani, Stefano Patrone, Monica Ramò e Stefania Semolini Edhéra.

L’evento assume importanza, perché avverrà la donazione alla biblioteca di Genova di una copia dell’archivio informatico di Ligustro e la presentazione del Premio Ligustro.

“Oggi – racconta Hellory a Imperia News - posso dire con certezza che l’incontro con Ligustro fu un ‘accadimento’ come lui stesso amava definire gli eventi che nella vita capitano apparentemente per caso, per pura coincidenza o fatalità ma che hanno delle conseguenze, degli effetti e dei benefici nella vita delle persone che inconsapevolmente ne sono coinvolte. 

Così ‘accade’ di cambiare il solito percorso per tornare a casa dopo aver preso il gelato nel solito posto per quel guizzo di curiosità e spirito di avventura innato in una adolescente, sopraggiunto in un pomeriggio assolato di primavera e di fare quindi conoscenza con il più misterioso, eclettico e straordinario imperiese (il primo degli imperiesi per giunta!) e scoprire, 25 anni dopo, che non fu per caso ma perché le cose dovevano andare così”.

Francesco Li Noce

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