È stato assessore alla Polizia Municipale durante l'amministrazione Strescino e oggi, in caso di vittoria alle prossime comunali di Claudio Scajola, ambisce a riottenere lo stesso ruolo. Antonio Gagliano, titolare di un bar in via Cascione, tra i più avversi alla pedonalizzazione della via, oggi è uno dei principali sostenitori della candidatura dell'ex ministro, e spiega a Imperia News cosa farebbe nel caso tornasse al suo posto in giunta.
"All'epoca dell'amministrazione Strescino - racconta - mi sono occupato di sicurezza, un tema che sposava da anni la Lega, che porta sicuramente maggiore tranquillità, meno furti, più vivibilità, e di riflesso più turismo e commercio". Temi che secondo Gagliano sono venuti meno negli ultimi cinque anni, e che si dice pronto a riportare in auge insieme a Scajola. "Ritengo che abbiamo un politico di Serie A seduto in panchina. Claudio Scajola ha tre qualità: disponibilità, esperienza e capacità. Al di là delle vicissitudini che ha dovuto affrontare, oltre al passo indietro da Ministro, a oggi è uscito indenne da dodici processi. Vedremo da quello di Reggio Calabria. Ma io ritengo che le sue capacità si debbano 'sfruttare' in casa sua, e che i cittadini debbano capire che si impegna per spirito di servizio verso la sua città. Io ritengo che sia la persona adatta per occuparsi di una città di 42mila abitanti, h24, come ha promesso".
Dal canto suo Gagliano ha la sua personale ricetta per riportare "l'ordine" in città: "Se sarò votato, come penso, mi sta a cuore la sicurezza. Vuol dire che in questa città bisogna illuminare i posti bui, mettere le telecamere, fare repressione, essere presenti sul territorio con veicoli della Polizia Municipale, affinché i criminali capiscano che la città è controllata. Chiunque, anche bambini, donne a anziani, devono poter decidere di uscire di notte e sapere che c'è la massima tranquillità e controllo".
Un lavoro che Gagliano conta di portare a termine insieme alle altre forze dell'ordine: "Vorrei organizzare un discorso di sinergia con questura e carabinieri, per non fare mai mancare la presenza sul territorio, né in centro città, né nelle frazioni, che chiameremo 'borghi', nome caro a Claudio Scajola. La percezione in città dovrà essere di massima sicurezza. Chiunque pensa di venire a Imperia a delinquere deve essere espulso dalla città perché è persona non desiderata".
Anche contro il vagabondaggio, Gagliano ha pronta la sua soluzione: "Parlerò con la curia e le varie chiese per farci dormire all'interno i vagabondi, e dar loro un pasto caldo. Durante il giorno potranno occuparsi del mantenimento della città, se non vorranno farlo non ci sarà posto per loro".
Gagliano, per anni ha militato nella Lega. Oggi è tra i fuoriusciti, e non lesina parole al vetriolo verso il suo ex partito: "La Lega da diversi anni è latitante a livello di sicurezza a Imperia. Non credo che un partito possa parlare di sicurezza nazionale quando non fa niente a livello locale. Da quando non ha più avuto un referente in comune, la Lega non è stata presente neanche come movimento sul territorio".
Gagliano boccia la politica del Carroccio anche in Regione, in particolare con riferimento alla vice presidente Sonia Viale: "Oltre alla delega alla Sanità, hanno quella alla sicurezza, ma anche in questo caso niente è stato fatto. E non si può dire che governi da poco. Ormai sono quasi tre anni. Qui si fanno solo chiacchiere, a cominciare dai discorsi di Salvini su rom, extracomunitari e prostituzione. A questo proposito, mi chiedo se l'assessore, quando torna a casa sua a Bordighera passi per Sanremo e si renda conto di quello che succede. La verità è che questa Lega ha il doppiopetto, non è più il partito di un tempo".
Sulla questione migranti, Gagliano sposa la linea dettata dal Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, leghista della prima ora e da poco nominato coordinatore della mozione immigrazione dell'ANCI Liguria: "Il sindaco di Diano Marina, da grande lottatore qual è, ha contrastato il fenomeno migranti mettendosi contro tutti, anche contro al Prefetto, ma lo ha fatto seguendo il concetto per cui, un conto è ospitarli, un altro trattarli come fossero animali. Purtroppo ogni giorno assistiamo a una carneficina, vedi quello che succede sui treni, con queste persone che muoiono folgorate nella speranza di varcare il confine. Credo se se mai uno dovesse decidere di ricevere i migranti, lo debba fare in maniera decorosa. Se si è veri cristiani, si stia vicini alla gente. Per questo Chiappori ha lottato fino all'ultimo".
Gagliano ne ha anche per il segretario nazionale Matteo Salvini: "Dov'era quando Chiappori si batteva contro questo sistema di accoglienza? A Napoli a farsi tirare le arance. Qui parliamo di un Sindaco che mostra fiero la bandiera della Lega, unico Sindaco della Lega in riviera. Ai cittadini che hanno votato da poco, dico che questo partito è tutto fumo e lo dimostrerò quando sarò rieletto. Darò segnali mai dati dalla Lega, troppo occupata a ottenere posti di valore economico, con consiglieri che escono a spot sui giornali e non fanno niente. Bello parlar bene e razzolare male".
"Io - conclude Gagliano - sono andato via cinque anni fa proprio perché si facevano tante chiacchiere, ma ero l'unico che si batteva per dei valori. Ricordo anche che sono stato l'unico nella storia della Lega a Imperia, a portare il partito ad avere due assessori e quattro consiglieri".