Sanremo: differenziata, sono circa mille gli abusivi del ‘porta a porta’ che ancora non hanno ritirato i kit del Comune

Il servizio ‘porta a porta’ è in funzione da oltre due anni e, dati alla mano, i risultati ripagano delle fatiche iniziali. C’è quel 60% di rifiuto differenziato a testimoniare come, nonostante qualche iniziale resistenza, i sanremesi si siano dimostrati capaci di rispondere bene al nuovo sistema di raccolta anche grazie alle capacità del Comune e di Amaie Energia di proseguire nella strada intrapresa senza esitazioni, ma solo con giusti e doverosi correttivi.

C’è però ancora tutto un sommerso, un angolo buio che vive nel totale abusivismo. Qualche sera fa, in Consiglio Comunale, nell’ambito della discussione sul nuovo regolamento dei rifiuti, l’Assessore all’Igiene Urbana Eugenio Nocita ha esposto un problema non da poco: a Sanremo ci sono ancora un migliaio di utenze che mai hanno ritirato il kit per la differenziata. Si suppone, quindi, che queste persone vivano nel totale abusivismo e conferiscano i rifiuti in maniera del tutto illecita, forse approfittando di quei rari angoli della città nei quali ancora ci sono i ‘vecchi’ bidoni versi su strada (a Bussana, in via Frantoi e Canai, ce ne sono parecchi…).

“Mille utenti non hanno ritirato il kit – ha dichiarato Nocita in Consiglio Comunale – questo non permette di differenziare ed esporre i rifiuti in modo adeguato”. Ed ha poi annunciato le sanzioni in arrivo sia per chi non rispetta le regole sia per chi ancora non si è dotato del kit: “Riteniamo che questi utenti facciano la consegna dei rifiuti ‘fai da te’, è giusto andarli a sollecitare anche con eventuali sanzioni per dotarsi dei kit”.

Un ulteriore passo da compiere per rendere ancor più efficiente un servizio di raccolta rifiuti che, in due anni, ha già permesso il raggiungimento dell’atteso 60%. Oltre alle sanzioni, però, pensiamo che anche la definitiva sparizione dei ’vecchi’ bidoni su strada possa aiutare nel sollecitare gli abusivi a mettersi in regola.
Consigliamo a chi di dovere di fare due passi in valle Armea, zona via Frantoi e Canai, per rendersi conto di come la loro presenza possa ‘inquinare’ la buona riuscita della differenziata e non solo.