Il nostro lettore Lino Patrone ci ha scritto per fare una riflessione sull’inversione del senso unico di marcia su via Galilei Galilei:
“Può stare bene per il tratto dal ponte del Borgo all’inizio di via De Amicis, giustificandolo per alleggerire il traffico urbano dirottando i veicoli provenienti dall’Aurelia bis diretti a levante. Un po’ meno per la circolazione del primo tratto di corso Inglesi. E’ stato dirottato tutto il traffico proveniente dal centro città diretto in regione San Bartolomeo e oltre su via Ramella che altro non è che una bretella, nata come strada di cantiere. Stretta, curva con forte pendenza e scarsa visibilità sull’innesto di via Galilei, normale strada di comunicazione, allungando così il percorso di un paio di chilometri rispetto la vecchia disposizione della viabilità. Tutto questo si poteva evitare lasciando com’era il doppio senso di marcia su via Caduti del Lavoro e rimettendo il doppio senso di marcia sul tratto di corso Inglesi compreso tra Via Isonzo e l’inizio di via Galilei (un centinaio di metri) come è stato fino a pochi anni fa. Questo non comporta nessun problema alla viabilità urbana perché la strada nata come tale è larga a sufficienza da consentire il transito dei veicoli nel doppio senso di marcia, evitando altresì l’uso di Via Melandri (anch’essa una bretella nata come strada di cantiere) per i veicoli che, da regione San Bartolomeo sono diretti in centro. Se questo non è più possibile, sarà allora necessario mette negli incroci la regolare segnaletica che indichi agli utenti soprattutto ai ‘foresti’ la direzione da prendere per Ventimiglia e/o San Bartolomeo che al momento manca completamente. Per chi arriva dal Casinò o dalla galleria Francia, glielo vogliamo segnalare quale strada deve prendere, perché non tutti hanno il navigatore satellitare aggiornato”.