Eventi - 11 marzo 2018, 08:29

È il giorno di SanremoInFiore 2018: alle 14.30 il tradizionale Corso Fiorito, 13 i Comuni in gara

Il via spostato di 4 ore per evitare il clou della perturbazione prevista

La preparazione dei carri in gara

Dopo tante parole e previsioni più o meno attendibili, è finalmente arrivata la domenica di SanremoInFiore 2018. La tanto temuta allerta ‘arancio’ non è arrivata e la sfilata si può fare, ora non resta altro che sperare nella clemenza della pioggia.

L’appuntamento è fissato per le 14.30 sul tradizionale circuito che si snoda tra il lungomare Italo Calvino, piazzale Carlo Dapporto e la pista ciclabile di via Nino Bixio fino ai giardini Vittorio Veneto. E si spera che i tanti appassionati della manifestazione non si siano lasciati intimorire dal meteo avverso. Dagli alberghi le notizie sembrano buone, fino a qualche giorno fa si parlava di un ‘tutto esaurito’ che fa ben sperare.

Il tema di quest’anno è lo sport e, in particolare, l’omaggio a Sanremo ‘Città Europea dello Sport’. Sono 13 i Comuni in gara (Sanremo con Sanremo e lo Sport, come sempre, è fuori concorso): Ventimiglia Automobilismo-Motociclismo, Santo Stefano al Mare Atletica, Golfo Dianese Ciclismo-Mountain Bike, Isolabona Vela-Canottaggio, Riva Ligure Golf, Cipressa Calcio, Dolceacqua Nuoto, Ospedaletti Baseball, Vallecrosia-Camporosso Basket, Seborga Tennis, Bordighera Pallavolo-Beach Volley, Taggia Equitazione (in ordine di uscita).

Ecco l’ordine di sfilata e le bande che intratterranno il pubblico tra un carro e l’altro:

Il Giardino Incantato

Sanremo
Bhangra Dancers
Ventimiglia
Dream Majorettes e Brass Band
Santo Stefano al Mare
Canta e Sciuscia
Golfo Dianese
Light Dancers
Isolabona
Wanna Gonna Show
Riva Ligure
Brazil Multicolor
Cipressa
La Famiglia Specchi
Dolceacqua
Gruppo Majorettes di Casperia
Ospedaletti
Music Divas
Vallecrosia-Camporosso
Banda P.S. Rambaldi
Seborga
Cheerleaders
Bordighera
Archi Mossi
Taggia
Sbandieratori di Castiglion Fiorentino

L’accesso al percorso è libero e gratuito.

Sosta autobus e vetture:
La tariffa per la sosta dei bus è di 50 euro con la possibilità di parcheggio al Mercato dei Fiori di Valle Armea (uscita Arma di Taggia) e nell’area di Pian di Poma (uscita Sanremo Ovest), con esclusione dei mazzi (autobus) con ospiti nelle strutture ricettive di Sanremo.
La sosta delle vetture è consigliata nelle aree parcheggio di Pian di Poma (uscita Sanremo Ovest) e Mercato dei Fiori in via Armea (uscita Arma di Taggia). la tariffa è di 15 euro.
Inoltre si segnalano parcheggi per le autovetture (h 24) nel centro città (a pagamento): Palafiori in corso Garibaldi (321 posti); nuova stazione ferroviaria in corso Cavallotti (120 posti).

Bus navetta:
Sarà attivato un servizio di bus navetta gratuito con frequenza continua (7.30 – 11.30 e 13.30 – 17.30) da entrambi i parcheggi (Pian di Poma e Mercato dei Fiori) verso il percorso della manifestazione sia prima che dopo lo svolgimento della stessa con possibilità di parcheggio presso il Mercato dei Fiori di Valle Armea e l’area di Pian di Poma con esclusione dei mezzi con ospiti nelle strutture ricettive di Sanremo.

 

LA DESCRIZIONE DEI CARRI IN GARA

Comune di Sanremo (fuori concorso)
Sanremo e lo sport”: il carro è allestito con produzioni locali per esaltare l’importanza dei fiori della Riviera ligure. E’ un omaggio allo sport, colto in diverse discipline: al centro campeggiano 2 grandi vele; davanti un nuotatore stilizzato e un ciclista, anch’esso stilizzato, che pedala lungo una pista fiorita; nella parte posteriore del carro, ecco spuntare un cavallo a rappresentare l’equitazione; ai lati si alternano palline da tennis e da golf, palloni da calcio e da basket. La scritta “Sanremo” è inserita in una targa fiorita che poggia su una bandiera a scacchi bianchi e neri. Sul fondo grandi composizioni con fiori rigorosamente di produzione locale come strelitzie, violaciocche, bocche di leone, rose e garofani. A cura di ANGA Liguria (Associazione Nazionale Giovani Agricoltori).

Comune di Ventimiglia
Nell’ambito del tema “automobilismo - motociclismo” il Comune di Ventimiglia rappresenta il “Rally di Sanremo”, storica ed affascinante manifestazione del panorama sportivo della Città dei Fiori. Figura centrale del carro, la mitica Lancia Stratos, la prima macchina studiata appositamente per i rally e per tanti anni protagonista assoluta a Sanremo e nel “Campionato Mondiale Costruttori” con le vittorie del 1974, 1975 e 1976. Sandro Munari vinse il 1° “Campionato Mondiale Piloti” nel 1977 alla guida di una Lancia Stratos. Sul carro è rappresentata all’arrivo mentre taglia trionfalmente il traguardo in un’esplosione di fiori. Nel retro, una composizione di soggetti che ricordano il Casinò, altro simbolo importante della Città dei Fiori e che ospita il rally.
Fiori utilizzati: 300 kg mimosa, 9.000 garofani, 400 steli di pesco, 1.800 violacciocche, 600 steli lilium 600, 1500 rose, 8.000 iris, 60 steli orchidee, 700 dendrobium, 700 steli di fogliame vario, 1.300 gerbere, fiori e foglie secche a completamento.

Comune di Santo Stefano al Mare
Il carro rappresenta l’atletica. Su una pista che richiama quella della città caratterizzata dalla vicinanza al mare, corrono i Minions impegnati in più specialità: staffetta, lancio del peso, corsa ad ostacoli.  Sullo sfondo emerge il simbolo della località, che è anche un premio molto ambito, a celebrazione del tema di quest’anno: “Sanremo Città dello Sport.”
Personaggio principale, l’icona della velocità su pista, Bolt, che dal podio cronometra l’allenamento dei Minions.
Fiori utilizzati: 12.000 garofani arancioni, 6.000 santini gialli e verdi, 30 kg di topini azzurri, 1.000 foglie dorate, 200 ortensie azzurre, cloni, orchidee, strelitzie e ranuncoli di vari colori.

Comuni del Golfo Dianese
Per raccontare il ciclismo, il Golfo Dianese presenta un carro dove un gruppo di ciclisti (7, tanti quanti sono i comuni del Golfo) riesce a dare vita ad una volata finale scendendo dai monti della vallate che confluiscono nella riviera. Le bici infiorate a ginestre e ranuncoli percorrono e lasciano una scia di colori di tanti altri fiori. Sul lato sinistro del carro, a rappresentare il mare, un’ampia insenatura infiorata di colore azzurro/blu. Il tutto è sovrastato da un arco con la dicitura “Golfo Dianese”.
Fiori utilizzati: 50 kg di ginestre, 20 kg di gisofila, 5.000 ranuncoli, 2.500 ortensie, 1.500 bocche di leone, 1.000 violacciocche, 600 gladioli, 350 rose, 250 anemoni, 200 strelitzie, philodendro e chicas

Comune di Isolabona
Il carro descrive la vela e il canottaggio tramite la raffigurazione di una grande vela che fa da sfondo nella parte posteriore e due atleti sulle canoe intenti a gareggiare nella parte anteriore. La scritta "Isolabona" fa da cornice alla scena.
Fiori utilizzati: 5.000 garofani, 7.000 crisantemini gisofila, iris bianchi e blu, rose patplume blu e gialli, foglie di palma, foglie cobra verdi e rosse per le canoe, statici blu

Comune di Riva Ligure
Il tema dello sport e del golf in particolare trova la sua perfetta collocazione nella Città di Sanremo che si fregia di avere tra i suoi impianti sportivi proprio il rinomato “Golf Club degl Ulivi”. Il carro fiorito propone quindi uno scorcio di un campo da golf, colto da un punto di vista particolare. E’ infatti interpretato in maniera fumettistica e naturale, con personaggi (animaletti buffi) che interagiscono sulla scena, ricca di elementi tipici del tradizionale campo da golf: il tee, il bunker, il laghetto, la buca con bandierina, la sacca con le mazze. Sono inseriti particolari che richiamano il nostro territorio, come i muretti a secco e gli alberi di ulivo che, insieme ai fiori, rendono il carro ancora più autoctono. Per evidenziare le caratteristiche climatiche della Riviera, il carro è adornato con uno splendido arcobaleno che riporta il valore dell’attività sportiva svolta all’aria aperta, oltre alla valenza simbolica che ha l’arcobaleno, simbolo internazionale di pace.
Fiori utilizzati: per la parte mosaico, garofani, ranuncoli, green tech, santini; per la parte delle composizioni floreali strelizie, bocche di leone, delphinium, iris, rose, alstroemeria, orchidee, helleborus, ginestra, mimosa, fronde verdi. Quantità 23.000 garofani, 13.000 ranuncoli, 2.500 rose, 400 bocche di leone, 700 alstroemerie, 200 strelitzie, 800 helleborus, 3.000 santini, 800 orchidee, 400 iris, 200 delphinium, 150 kg di fronde ornamentali (ginestra, mimosa, verdi), qualche rotolo di prato inglese, 1.200 mazzi di fiori secchi (setaria, lagurus). Colori: tutta la gamma dei colori dell’arcobaleno - rosso, arancio, giallo, verde, azzurro, blu e indaco, bianco per la parte relativa ai fiori recisi freschi - e tutte le sfumature dei toni naturali per la parte relativa ai fiori secchi.

Comune di Cipressa
Il tema del carro è il calcio. Il timone sul davanti è decorato con palloni floreali proprio per introdurre il tema. La scena è occupata dalla classica porta, messa in obliquo per movimentarla. A difenderla c’è il portiere, rappresentato nella più plastica delle parate. A lui si contrappone l’attaccante bloccato nel potente gesto del tiro da goal. Il prato ricopre il pianale del carro ed è la naturale ambientazione verde di un incontro di calcio. Sullo sfondo, alla fine del carro, c’è il classico gruppo di fari per le notturne negli stadi, la cui luce si irradia dall’alto sulla scena. Il nome di Cipressa viene proposto come i tipici cartelloni pubblicitari a bordo campo.
Per non appesantire la plastica azione rappresentata, le composizioni sono ricavate a scendere dai bordi del carro.
Fiori utilizzati: delphinium blu 100, iris blu 500, iris azzurri 100, gladioli rossi 50, gladioli gialli 50, bocche leone bianche 150, bocche leone rosa 150, fiori di pesco rami150, ranuncoli rossi 1.000, ranuncoli bianchi 500, ranuncoli gialli 1.000, ranuncoli arancio 500, rose bianche500, rose arancio 500, rose bordeaux 500, rose gialle 500, gerbere rosa piccole 30, garofani bordeaux 50, garofani rossi 3.000, garofani bianchi 5.000, strelitzie 30, papaveri 100, meyer lungo 200, aspidistra grande 200, aspidistra piccola 50, ruscus  corto 3 kg, felci cuoio piccole 3 scatole, crisantemini a pon pon margherita  gialli 500 steli,  bordeaux  500 steli, crisantemini bianchi 2.000 steli, crisantemini arancio/marroncino 1.000 steli, prato 24 metri quadrati

Comune di Dolceacqua
Il carro rappresenta il nuoto con lo slancio di una nuotatrice che per Dolceacqua non può che essersi tuffata da una botte di … Rossese! Il Rossese di Dolceacqua è la prima DOC ligure ed identifica il luogo. Lo stile di nuoto scelto per la forza e, allo stesso tempo, la grazia è “farfalla” che corrisponde allo stile “delfino” maschile. E si vede un delfino balzare fuori dall’acqua insieme alla nuotatrice, intenta a seguire le corsie di nuoto che fantasiosamente volteggiano fiorite. Davanti, in primo piano, emerge il volto ingrandito di un atleta, dai cui occhialini si vede  riflesso il magico ed inconfondibile panorama di Dolceacqua con il ponte a schiena d’asino ed il maestoso Castello Doria. In chiusura del carro, la scritta “FIN”, Federazione Italiana Nuoto, che ondeggia in acqua insieme a tutta la scenografia.
Fiori utilizzati: è stata fatta un’importante selezione di fiori locali.  Per il personaggio principale, la nuotatrice, sono stati utilizzati 1.500 steli di crisantemini arancioni, così come per gli inserti del costume che  sono di color viola; la cuffia e parte del corpo sono stati ricoperti minuziosamente da foglie moeda.
La cuffia del nuotatore che sbuca dall’acqua nel frontale del carro è stata infiorata nel metodo tradizionale a mosaico con 4.000 garofani neri ed altri multicolore a contrasto. La farfalla è stata realizzata con muschio stabilizzato colorato e fiori multicolori. Il delfino è stato “vestito” pazientemente con mosaico di foglie a cuore ed inserti di crisantemini.  La botte da cui “sgorga come in una fontana” il pregiato Rossese DOC di Dolceacqua ha una selezione di fiori come gipsofila e calle bordeaux, grevillea, insieme a foglie di castagno stabilizzate.
Le fantasiose corsie con le sfere dei galleggianti che volteggiano insieme alla protagonista sono un tripudio di fiori  locali che rappresentano la Riviera dei Fiori: una sfera è realizzata con  300 rami di forsizia e 150 iris blu; una con almeno 300 steli di bocche di leone; una con 300 steli di rosa fuxia con abbondante pampas; una con più di 300 steli di ranuncolo; una con 400 steli di euforbia fulgens; una con più di 300 steli di lilium orientalis bianchi con pepe; una con 300 steli di violacciocche multicolore; una con 300 steli di lisianthus bianco, bianco-blu e viola sfumato; infine una con molucella verde.
La scritta “Federazione Italiana Nuoto” che ondeggia come immersa nell’acqua e che chiude il carro è stata realizzata con semi e cereali colorati oltre a filodendro, felce e altre fronde verdi.
Per l’acqua sono stati utilizzati pitosforo, ginestra, gipsofila per un quintale di prodotto ed ancora limonium bianco, azzurro e blu, 500 steli di anemone, 200 calle, 500 ranuncoli, bocche di leone, 200 lilium multicolore, 200 strelizie, 100 steli di elleboro.
La scritta “Dolceacqua” è stata realizzata con semi e crusca.

Comune di Ospedaletti
Sul carro, la rappresentazione del baseball si sofferma sugli elementi distintivi di questo sport, come il campo da gioco di cui viene proposta la tipica forma a diamante. A evidenziare gli spigoli del perimetro, composizioni floreali collegate tra loro da una striscia di fiori. La parte interna del campo è fatta di verde  denominato “spuntone” mentre l’esterno richiama il percorso in terra battuta riprodotta con le infiorescenze, comunemente i “piumacci” delle canne di colore neutro. Su questa base d'appoggio i soggetti messi in evidenza sono:
- il giocatore: è il battitore che raggiunge la base e, proprio per non essere eliminato, si lancia in scivolata per colpire il cuscino della postazione. La parte inferiore fino alla vita è stilizzata per enfatizzare il movimento dello slancio e, nel contempo, per creare una figura simile ad una cornucopia da cui fuoriesce una composizione viola e gialla che simula la casacca da gioco. Mani e viso sono anch’esse abbozzate uniformemente al soggetto. Immancabile il tipico berretto dalla visiera allungata.
- le mazze: viene proposta la sequenza di una battuta raffigurandole su tre angolazioni differenti a ricordare la rotazione che il battitore compie; quella iniziale dove l’attrezzo è quasi in verticale, quella in fase di movimento a mezz’aria e quella finale con la quale viene colpita la palla. Per evidenziare ancora di più i tre istanti, le mazze sono identificate con tre colori differenti. La loro struttura a semi-gabbia ingloba le composizioni floreali al fine di mantenere una giusta fisionomia dell’oggetto rappresentato e, nel contempo, non impedire l’osservazione della composizione contenuta, alleggerendo così la forma che, viste le dimensioni, sarebbe altamente massiccia. Inoltre, pur se disposte su una superficie ampia, non impediscono la visuale completa del carro
- la pallina: è colta nel momento in cui viene colpita dalla mazza (quella avanzata), volutamente di fiori rosa a simboleggiare che il baseball non è uno sport prettamente maschile ma è anche praticato dalle donne e conosciuto come “softball”
- il guantone: la forma con 4 dita unite e il pollice libero ben concilia come sfondo e chiusura del carro. Interamente fatto di foglie posizionate a mosaico, è bucato all’altezza del palmo in modo da consentire di alleggerirne l’aspetto rendendo visibile anche la visuale posteriore e, dopo il passaggio del carro, far osservare l’opera anche dalla zona posteriore
- la pallina: quando viene presa nel guantone. In questo caso, per ricordare i colori della città di Ospedaletti, è realizzata con fiori arancioni. Posizionata di fronte al foro del guantone è visibile anche dopo il passaggio del carro.
- il pubblico: due composizioni sui lati del guantone richiamano gli spalti.
Al fine di evidenziare il movimento rotatorio compiuto della mazza da baseball, le tre composizioni che richiamano questo attrezzo hanno alla loro base una composizione a spirale che le raccoglie in un unico punto di origine.
Fiori utilizzati: forsythia 100 rami, garofani fuxia 1200, pesco 800, rosa scuro 2.000, rosso 1.400, nero 320, anemoni 1.200, bocche di leone rosa 400, arancione 200, viola 200, crisantemi 200, gerbera gialla 200, gypsophila 150 kg, iris giallo 400, blu 400, lilium 120, orchidee dendrobium lilla 360, dendrobium bianco 180, ranuncoli 1.000, violaciocche 600, rose arancione 300, gialle 300, strelitzia 600, lilium bianco 120; fogliame plumosus 30 kg, felci 70 kg, monstera 20 kg, 80 kg philodendron

Comuni di Vallecrosia – Camporosso
Il carro rappresenta lo sport del basketball. Il pianale del carro diventa così un’ideale campo da basketball su cui svettano silhouette stilizzate che rappresentano i giocatori mentre eseguono le tipiche azioni del gioco sportivo. Sul fondo è rappresentato, sempre in silhouette, un maestoso cesto da basket sovrastato da un’altrettanta maestosa palla da basket. In apertura, sul fronte del carro, è rappresentata un’altra grande palla da basket sulla quale sono scritti i nomi dei due comuni Camporosso e Vallecrosia.
Fiori utilizzati: circa 15.000 fiori, complessivamente, nelle seguenti varietà: strelitzie, gerbere, rose, ranuncoli, anemoni, lilium, garofani, crisantemini, agapanthus e più di 100 kg fra mimosa, ginestra e gypsophila, oltre a 100 kg di fronde e verde ornamentale.
Sul carro, 3 figuranti che rappresentano i giocatori di basketball.

Comune di Seborga
Il tennis è rappresentato in modo surreale dove i protagonisti sono la racchetta di grandi dimensioni che fuoriesce sulla parte posteriore del carro da una fitta vegetazione che ricorda la produzione locale di frutti della terra di cui è ricco il nostro territorio, e dalla palla che sul davanti  del carro viene bloccata dalla rete in un improbabile net. Al centro del carro, si mostrano in tutta la loro potenza due giocatori stilizzati in atteggiamenti da gioco.
Fiori utilizzati: 500 strelitzie, 250 rose, 400 gladioli, 1.000 ortensie, 800 violaciocche, 500 bocche di leone, 10 kg di gisofila, 1.000 ranuncoli, 6.000 garofani, philodendro ed altro verde ornamentale

Comune di Bordighera
Il carro vuole rappresentare i punti simbolo della città di Bordighera in un’ottica diversa dal solito, al fine di ampliare la gamma di proposte di interesse turistico della città. Mentre, infatti, la maggior parte delle persone conosce i luoghi più rappresentativi della città, forse non tutti sanno che Bordighera rientra nel comprensorio del Santuario dei Cetacei. Per questo i protagonisti del carro non saranno rappresentati come umani ma come abitanti del nostro habitat sottomarino. Lo sport abbinato a Bordighera è il volley/beach volley. Il carro rappresenta una balena ed un polpo che giocano una partita di volley su un campo da beach che in parte ricade sulla sabbia e, in parte, in mare.
La rete che divide il campo da gioco è una rete da pesca che richiama l’antica attività di pescatori del borgo (della quale i due protagonisti si “prendono gioco”, in quanto specie protette, usandola appunto per giocare). La rete è sorretta da palme e/o legni o canne depositati sulle rive dalla risacca del mare. Sulla rete è scritto il tema del carro “Santuario dei Cetacei”. La palla, infiorata nei colori tipici delle palle da volley blu-giallo, è sospesa sopra la rete da gioco.
Il contesto circostante rappresenta Bordighera nei suoi scorci più noti: alle spalle del polpo è presente una scogliera su cui è arroccata la chiesetta di S. Ampelio; sul lato sinistro del carro la scogliera scende verso il mare ed è ricoperta da essenze tipiche (agave ecc) e piante grasse. Alle spalle della chiesetta di S. Ampelio e lungo parte del lato destro, sono presenti alcune palme, altro segno di riconoscimento della città. Sempre sul lato destro del carro, ma nella parte più avanzata, sono presenti una sedia sdraio ed un ombrellone a ricordare una delle forme del turismo di Bordighera. Dal mare emerge un forziere aperto contenente monete d'oro e lo stemma della città di Bordighera. Il nome della città è scritto sulla mezzaluna collocata nella parte più avanzata del carro.
Fiori utilizzati: per infiorare la balena vengono usati 4.500 garofani viola e 500 bianchi; per il polpo 3.500 garofani rosa e 500 garofani striati; per il mare 1.100 fiori tra delphinium e giacinti e 200 rose blu; la mezzaluna contenente il nome della città è infiorata con 1.500 garofani blu e 200 garofani gialli; la chiesa di Sant’Ampelio con 1.400 crisantemini rosa; per la rocca di Sant’Ampelio è stato usato il kalanchoe. Tutte le restanti parti sono ranuncoli, violaciocche, strelitzie, bocche di leone, anemoni, ginestre, mimose, cinerarie ed edera per un totale di 2.600 fiori. La palma è stata realizzata con palma vera. I dettagli come la palla da gioco, lo stemma della città e il forziere con fiori semprevivi di vari colori per un totale di 5.000 fiori. Nel complesso, i fiori utilizzati sono circa 21.000/25.000

Comune di Taggia
Rappresenta l’ippica, ovvero le competizioni dell’equitazione praticate all’interno di un ippodromo. Il cavallo di Taggia si trova in un percorso con grandi lettere che “invitano” a conoscere la splendida città di Taggia e di Arma: due bellissime entità, molto diverse ma anche molto simili per la bellezza e la fantasia dei profumi, degli aromi (di Taggia) e dei colori meravigliosi (di Arma). Un posto unico al mondo dove oltre ai fiori, alle erbe aromatiche e alle olive taggiasche, ci sono un mare azzurro e verde e un magnifico litorale che si affaccia direttamente sulla passeggiata. Ogni lettera rappresenta un prodotto tipico locale: le olive Taggiasche con le stupende foglie bicolori, molto apprezzate nella decorazione floreale; le violette, esclusivi fiori coltivati a Taggia; le erbe aromatiche (rosmarino, timo, salvia e lavanda); il ruscus, la mimosa e la ginestra ma soprattutto i ranuncoli, gli anemoni e i papaveri.
Tra i fiori utilizzati degno di nota è senz’altro l’elloboro, una particolare varietà floreale denominata “Francesco” in onore del Santo Padre e fiore simbolo contro la violenza sulle donne. In questo carro il cavallo è di colore verde per ricordare la manifestazione floreale di Genova “Euroflora”, la kermesse primaverile che si svolgerà nei splendidi parchi di Nervi.
Fiori utilizzati:  fiori locali: 10.000 ranuncoli, 1.000 papaveri, 12.000 garofani, 300 violette, 1.000 rose, 500 anemoni, verde ornamentale, erbe aromatiche quali rosmarino, timo, salvia, lavanda, ecc.

 

TUTTE LE BANDE CHE SFILANO LA DOMENICA CON I CARRI
In apertura, gli atleti delle società sportive.

A seguire:

Il giardino incantato: fondato nel 2001 a Bremen, in Germania, da marito e moglie trampolieri con una grande passione per il teatro di strada, Enchanted Garden è uno spettacolo dove i costumi sono interamente cuciti a mano nel piccolo laboratorio di famiglia. Gli artisti fondono insieme elementi naturali per creare un grande giardini di fiori e farfalle, unico nel suo genere. Hanno partecipato ad eventi in Cina, Emirati Arabi, Francia, Spagna e Romania. Con “Sanremoinfiore 2018” la compagnia si esibisce per la prima volta in Italia.

Bhangra dancers: nascono nell’aprile del 2014 dalla passione di un gruppo di ragazzi per il Bhangra, danza folk indiana della regione del Punjab. Il gruppo, oltre a portare in giro un ballo frizzante, vuole promuovere la cultura indiana, in particolar modo per far conoscere alle nuove generazioni i punjabi, ovvero i riti e le tradizioni della cultura del Punjab

Dream Majorettes e Brass Band: capitanate ed allenate dalla famosa coreografa Katerina Kubcova, uniscono le migliori atlete di twirling della Polonia e della Repubblica Ceca. In collaborazione con la Ostrava Brass Band

Banda folkloristicacittadina “Canta e Sciuscia”: gruppo musicale composto da 40 elementi (majorettes e musicisti)

Light Dancers: giganti marionette colorate ed animate trascinano il pubblico con la musica e i movimenti a ritmo di dance. Create nel 2010 ma divenute ben presto uno degli spettacoli più apprezzati in tutto il mondo, hanno partecipato a grandi eventi come il capodanno cinese di Macao, il festival di Doha in Qatar, l’inaugurazione di Malta Capitale Europea e molti altri

Wanna Gonna Show: marching band toscana composta da 12 musicisti

Brazil Multicolor: coloratissimi costumi di piume e paillettes, re e regine del carnevale di Rio, attualmente basato nel sud della Francia

La famiglia Specchi: questa brillante e stranissima famiglia nasce da un’antica idea di Leonardo da Vinci, che aveva pensato per primo al “Mirror Man”, un uomo riflesso nello specchio che diviene esso stesso specchio. Dal più piccolo al più grande, donna o uomo, i personaggi sono tutti completamente ricoperti di una lucente superficie riflettente. Unici al mondo, sono i protagonisti indiscussi dei migliori selfie, amati e fotografati dal pubblico di tutto il mondo!

Gruppo Majorettes di Casperia: gruppo musicale folkloristico composto da 50 elementi (majorettes e musicisti) provenienti da Casperia, in provincia di Rieti

Music Divas: i giganteschi costumi bianchi ricoperti di note musicali sono un omaggio a Sanremo, capitale della musica italiana. Sono stati creati da una compagnia per metà brasiliana e per metà francese nata dall’incontro di Sandra Calixto che è stata una delle più grandi ballerine brasiliane e dall’inventiva di suo marito, di nazionalità francese. Rappresentano il Brasile nelle più grandi produzioni mondiali: dal carnevale di Rio, al carnevale di Nizza e in grandi eventi come il capodanno cinese di Hong Kong e il gran Premio di Formula Uno del Bahrain

Banda Paolo Stefano Rambaldi: banda cittadina composta da 40 musicisti

Cheerleaders:  15 cheerleaders dalla Lituania formano la squadra acrobatica ufficiale della B.C. Lietuvos, il massimo campionato lituano di pallacanestro con sede a Vilnius. Con i loro spettacoli presenziano all’apertura di ogni partita importante, con il rosso e nero quali colori distintivi. Nel proprio paese sono acclamate come delle star. Si esibiscono per la prima volta in Italia proprio qui a Sanremo

Archi Mossi: prima band itinerante di archi amplificati in Italia formata da 7 musiciste con coreografie e costumi molto curati

Sbandieratori di Castiglion Fiorentino: gruppo folkloristico composto da 35 elementi (sbandieratori-musici e figuranti) provenienti da Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo


LA GIURIA

Gian Francesco Lupattelli (Presidente), presidente ACES. Professore di educazione fisica, diplomato ISEF a Torino, è presidente e fondatore di MSP Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni dal 1984 e presidente e fondatore di Aces Europe, Federazione delle Capitali e delle Città Europee dello Sport, associazione no profit con sede a Bruxelles che consegna dal 2001 il premio di “European Capital of Sport”.

Giorgio Vigna: artista che, al limite tra realtà e immaginazione, crea forme naturali capaci di manifestare aspetti primari e primordiali. Le sue opere, dalle sculture ai gioielli, dai lavori su carta alle installazioni, rispecchiano l’ampiezza e la profondità della ricerca costante. Utilizza varie materie tra cui il vetro, i metalli e la carta, trattate in modo sempre nuovo e sorprendente. Nel 2013 il museo di Castelvecchio a Verona ha ospitato la mostra personale “Stati Naturali” per la quale ha creato per la fontana di Carlo Scarpa l’installazione permanente in vetro “Acquaria”. Il suo lavoro è stato esposto in Argentina, Austria, Cina, Corea, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Olanda, Russia, Stati Uniti, Svizzera.

Emanuela Trixie Zitkowsky: arch. scenografa, laurea in scenografia all’Accademia di BB. Arti di Roma. Ha insegnato scenografia all’Istituto Europeo di Design a Roma, Accademia Internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine di L’Aquila, Accademia Belle Arti di Frosinone – Composizione Scenografica per la Televisione, Accademia della Luce e Accademia BB.AA. di Macerata Master “La Scena e la Luce”, Accademia di Belle Arti di L’Aquila, Accademia di Belle Arti di Foggia. Insegna attualmente all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. Collabora con gli artisti Bruno Ceccobelli e Mario Schifano. Partecipa e 4 collettive di pittura, al Salone del Mobile di Milano con la poltrona “SPHAERA” Casamia by Frezza. Per Publitalia-Mediaset realizza 60 spot pubblicitari. Dal 1992 al 1999 fonda la soc. Telon con Tullio Zitkowsky e Alessandro Zitkowsky: firmano 67 scenografie televisive tra Spagna e Italia. Tra teatro, cinema e televisione ha firmato 142 scenografie: Grande Fratello (tutte le edizioni, 18, Mediaset), Survivor- Mediaset

Rossella Scunza: laureata in architettura all’Università di Genova dove ha anche svolto la libera professione. La passione per il restauro l’ha spinta ad entrare, nel 1993, nella Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria dove ha svolto il ruolo di responsabile di zona della provincia di Savona e Genova. Nel novembre 2016 è passata al Polo Museale della Liguria dove è incaricata della direzione del Forte di Santa Tecla di Sanremo e del Forte San Giovanni di Finale Ligure. Ha progettato e diretto numerosi cantieri di restauro tra cui Villa Rosa di Altare dove è stato allestito il museo dell’Arte Vetraria, la volta e la facciata principale del Teatro Chiabrera di Savona, la Chiesa di Nostra Signora di Loreto e dei Cinque Campanili e le facciate del palazzo dei Marchesi del Carretto a Finale Ligure.

Lionello Brea: allievo di Domenico Aicardi e Quinto Mansuino, assieme al fratello si dedica al lavoro di ricerca di nuove varietà vegetali: garofani, rose, anemoni e ranuncoli. Amante dell’arte floreale frequenta 3 corsi di decorazione floreale con la signora Ada Moriano – Battistotti prima, con Leoni di Pisa e Benedetti di Massa Carrara in seguito. E’ stato presidente della cooperativa floricola Tre Ponti dall’anno della costituzione, 1979, all’aprile del 2002. Ora è in pensione. Nel 2017 riceve dal Comune di Sanremo un riconoscimento come frequentatore del Mercato dei Fiori. Dedica il suo tempo alla cura dell’orto e del frutteto e scrive poesie in lingua e in dialetto. E’ membro dei direttivo della neonata associazione “Amici del Giardino di Villa Ormond”.

Barbara Ruffoni: laureata in scienze biologiche all’Università Statale di Milano, dirigente di ricerca al CREA Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ente pubblico nazionale di ricerca vigilato dal Ministero dell’Agricoltura. Responsabile della sede di Sanremo del centro di Orticoltura e Florovivaismo. Esperienza trentennale di propagazione in vitro, colture di tessuti vegetali e biotecnologie applicate alle specie floricole e aromatiche. Rappresentante CREA al Tavolo di Filiera Nazionale sulle piante aromatiche e medicinali, al Tavolo di Filiera Florovivaistico. Autrice di molte pubblicazioni scientifiche e divulgative, membro del comitato scientifico del corso di alta specializzazione “Summer School in Floriculture” di Sanremo. Responsabile e coordinatore di diversi progetti nazionali e internazionali. Attualmente è coordinatrice di progetti Interreg Alcotra “Antea”, progetto italo-francese sullo sviluppo della filiera dei fiori commestibili.

Cristiano Genovali: geometra all’Istituto Concetto Marchesi di Pisa /geologo all’Unipi. Imprenditore agricolo proprietario dell’Azienda Florovivaistica “la Sassaia” a Massarosa. Membro del gruppo ristretto del settore florovivaistico al Ministero dell’Agricoltura e del Tavolo di Filiera Florovivaistico del Ministero dell’agricoltura; presidente dell’Associazione Nazionale “Piante e Fiori di’Italia”, agenzia speciale di Unioncamere che si occupa di promozione del settore florovivaistico; presidente della Commissione del mercato dei fiori di Viareggio; presidente Impresa Verde Toscana Centro di Servizio in Agricoltura; presidente Consorzio Agrario Interprovinciale Lucca e Massa Carrara; membro del cda del Consorzio di Tutela del marchio Nazionale Vivaifiori; membro del cda del Flag Alto Tirreno, membro del cda coop Lu.Ma.Ca; membro del cda coop Florexport.

Pietro Zampedroni