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Economia | 05 marzo 2018, 14:44

Come trattare a Marzo tappeti erbosi, orto e frutteto: i consigli dell'agronomo Enrico Leva, collaboratore della ditta Benza

Tutti gli aggiornamenti del mese che porta all'inizio della primavera

Come trattare a Marzo tappeti erbosi, orto e frutteto: i consigli dell'agronomo Enrico Leva, collaboratore della ditta Benza

Gli aggiornamenti mensili dell'agronomo Enrico Leva, collaboratore eminente esterno della ditta Benza di Sanremo, si spostano dal blog del sito dell'azienda www.benzashop.it al sito di Sanremonews. Ogni mese l'agronomo invierà consigli sulla cura del tappeto erboso, dell'orto, del frutteto e del giardino in generale. 

Nel dettaglio, ecco quello che consiglia Enrico Leva per il mese di Marzo. 

 

TAPPETO ERBOSO

Con il rialzo delle temperature si può dare inizio all’arieggiatura, al fine di asportare il feltro ossia quello strato di erba secca che, oltre a rendere esteticamente meno gradevole il prato, può favorire le malattie. Il feltro va asportato con gli arieggiatori (manuali o motorizzati) e non con il rastrello, possibilmente con due passaggi incrociati. E’ importante sfiorare il terreno e non grattarlo!

Dopo aver rimosso il feltro si deve concimare il prato con un concime a lenta cessione, ricco in Azoto, con granuli dal diametro molto fine: lenta cessione significa che il prodotto dura 3 mesi invece che 3 settimane e quindi si risparmia sia prodotto sia tempo per distribuirlo. L’Azoto serve allo stimolo della crescita che è massimo in primavera. Dopo la distribuzione è bene eseguire una irrigazione a meno che non sia prevista pioggia.

È bene abbassare l’altezza di taglio a 3 – 3,5 cm.

Marzo è anche ideale per le nuove semine ma più consigliabile è la rigenerazione: ne abbiamo già parlato ma in estrema sintesi si tratta di non lavorare profondamente il terreno bensì utilizzare un arieggiatore a lame (con un passaggio incrociato) e poi distribuire seme, concime per nuove semine e terriccio specifico per tappeti erbosi. Qualche irrigazione ed il gioco è fatto!

ORTO

L’imminente primavera richiede che si provveda alla concimazione di fondo con concime organico oppure stallatico. Si ricorda che in entrambe i casi il prodotto deve essere ben compostato ossia deve aver subito un periodo di maturazione durante il quale è stata raggiunta una temperatura (intorno a 60° C) che ha devitalizzato i semi delle erbacce. Qualora i sacchi di stallatico presentassero una elevata temperatura (se non conservati al sole) è indice di cattiva qualità del prodotto che quindi non deve essere impiegato.

FRUTTETO

Terminate le operazioni di potatura secca e non appena la linfa comincia a scorrere nei vasi linfatici, si può cominciare a curvare/piegare i rami al fine di stimolare la comparsa delle formazioni fruttifere. Tale operazione può essere effettuata mediante cordini e/o legacci fissati ad altri rami o parti della pianta oppure con picchetti o pesi sul terreno oppure appesi ai rami. Occorre però evitare curvature eccessive che stimolerebbero invece riscoppi vegetativi invece che favorire la messa a frutto.

Per quanto riguarda gli aspetti fitopatologici:

  • Alla rottura delle gemme è bene intervenire con un trattamento fungicida contro la bolla del pesco.

  • Trattare con sali di rame anche in pre-fioritura e post-fioritura evitando accuratamente di trattare durante la fioritura.

  • Raccogliere e distruggere con il fuoco le “mummie” ossia quei piccoli frutticini secchi ed ammuffiti che favoriscono nuove malattie dei frutti nella nuova stagione

  • In caso di creazione di ferite dovute a tagli di potatura, si deve disinfettare con rame (es. verderame).

È poi il momento della concimazione di fondo, cioè con concime organico oppure stallatico e con concimi ad elevato titolo di Fosforo e Potassio. I rami residui della potatura non devono essere incorporati al terreno ma bruciati (in questo modo si eliminano insetti e spore fungine).

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