Cinque equipaggi della provincia di Imperia parteciperanno in questi giorni al Panda Raid 2018. Per chi non la conoscesse, si tratta della decima edizione di quella che potremmo definire a tutti gli effetti come un’impresa per una giusta causa.
400 team in gara che tra il 2 ed il 10 marzo dovranno percorrere da Madrid a Marrakech, il tutto a bordo di una vecchia panda. Sette tappe, tremila chilometri e nessuna strumentazione moderna. Una gara che attraversa il deserto, con l’intento anche di portare aiuti nei tanti villaggi poveri che gli equipaggi troveranno sul loro percorso.
I partecipanti della provincia di Imperia si sono presentati ieri nel corso di un evento per amici sul lungomare di Arma di Taggia, presso il bar Tabula Rasa. Chi sono i 5 equipaggi temerari che si sono voluti confrontare con questa sfida? Eccoli: Pino Fiore e Marco Lanteri (Sanremo), Schram Jan Dirk e Sergio Morabito (Madonna della Villa, Ceriana), Valerio Fiore e Tiziano Sorrone (Cenova, Rezzo), Roby Revello e Laure Giammusso (Sanremo), Paolo Boeri e Ivan Manzo (Badalucco e Taggia).
Il viaggio di ognuno di loro è iniziato già qualche tempo fa, con la preparazione dei mezzi. Il Panda Raid, è una sfida con tante incognite, a partire dal viaggio che porta gli equipaggi alla linea di partenza, a Madrid. Ne sa qualcosa Paolo Boeri di Badalucco. L’anno scorso provò a partecipare all’edizione 2017 ma purtroppo fu costretto a rinunciare prima ancora di iniziare la corsa, per un problema tecnico con la sua vettura riscontrato nel viaggio verso la cittadina spagnola.
Abbiamo parlato di questa avventura con Agostino Orsino: “A Madrid i mezzi si imbarcheranno. La partenza vera sarà il 3 marzo, e torneranno in provincia l’11 marzo. Per coloro che sono al debutto, quattro, solo uno ha partecipato e sarà molto importante il suo contributo, le sfide per tutti saranno il giorno e la notte. Passiamo dai 35 gradi agli 8 grandi quando cala il sole. Dovranno arrangiarsi per dormire e per mangiare Avranno l’albergo soltanto l’ultima sera al loro arrivo a Marrakech”.