Dopo averle annunciate in una lettera (Leggi QUI), sono state protocollate ufficialmente ieri mattina le dimissioni dal Consiglio Comunale di Antonio Russo, candidato Sindaco nel 2013 per il Movimento 5 Stelle, da cui è stato espulso, passato in seguito nel gruppo misto. Tra i protagonisti del gruppo di lavoro “rifiuti zero”, Russo si è dimesso dopo l’ultimo Consiglio Comunale, nel corso del quale non è passata la proposta del Sindaco di modifica della delibera sul porta a porta (Leggi QUI).
“E’ un pezzo di vita che si evolve, che passa e va oltre. Sono entrato a 58 anni in Consiglio Comunale, adesso ne ho quasi 64. È stata un’esperienza bella, formativa soprattutto, perché mi è servita tantissimo”, commenta Russo a Sanremo News, subito dopo aver protocollato le dimissioni.
Lei è stato eletto con i voti del Movimento 5 Stelle, che l’ha espulsa due anni dopo. Cosa rimane di quel movimento? “Non c’è più il Movimento 5 Stelle che c’era agli albori. Io seguo Beppe Grillo dal 2009. Per me è stato naturale candidarmi. Quello del Movimento è stato un progetto molto forte che ha richiamato tantissima gente. Quel movimento oggi non c’è più, ma c’è un partito che ha il suo capo politico, Di Maio, la sua struttura, anche se ha poco di struttura, ha solo Di Maio che decide. Non è esattamente quello che noi avevamo immaginato. Riprendo solo un discorso sulle candidature: quando venne fatta la lista del Movimento 5 Stelle Imperia, passammo due mesi a selezionare le candidature, valutandole una per una, cercando il possibile per non trovarsi in difficoltà. Oggi invece, per esempio, Di Maio, decide da solo, senza rapportarsi con la base, non ascoltando le periferie, il territorio, e si ritrova a candidare delle persone che sono incandidabili, ma di un livello pari agli altri partiti. La differenza che ci aveva caratterizzato non c’è più”.
Lei a un certo punto è entrato nel gruppo misto, ma soprattutto ha collaborato con la maggioranza entrando nel gruppo di lavoro rifiuti zero, che ha portato all’approvazione della delibera sul porta a porta e adesso, sembrerebbe, all’arrivo di Amaie. “La proposta di collaborazione sul tema ambientale era avvenuta quando c’era il Movimento 5 Stelle. Una delegazione del M5S si è presentata dal Sindaco e gli ha proposto questa collaborazione. Amaie è diventata la pietra dello scandalo perché all’ultimo consiglio comunale il Pd di fatto ha rinnegato queste persone, mettendo una pietra tombale sul processo del porta a porta. Venuta a mancare questa condizione, l’unica per cui avevo deciso di continuare a sedere in Consiglio Comunale, per me è stato naturale interrompere la mia presenza. Per quanto riguarda l'appoggio, non credo di aver mai dato un appoggio politico a questa amministrazione. Anche all’inizio della mia attività in consiglio ho sempre valutato tema per tema le proposte e le attività decidendo in funzione di quelle che erano le nostre visioni".
Il suo potrebbe non essere un addio ma un arrivederci in Consiglio Comunale. “Non ho mai nascosto la mia collaborazione col sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ha lanciato il progetto Effetto Italia, che si sta evolvendo integrandosi con il movimento dei sindaci, cosiddetto ‘Italia in Comune’. L’11 febbraio c’è stato un incontro a Roma con 400 sindaci che hanno nominato coordinatore di questo movimento proprio Pizzarotti. Su quello stiamo lavorando per questo nuovo soggetto politico che dovrà venire alla luce. Se ce la faremo in tempo lo presenteremo per le prossime elezioni comunali, altrimenti vedremo in futuro, ma questo va al di là della mia eventuale candidatura”.