Non mancano le polemiche dopo la decisione della giunta comunale di Imperia di intitolare l’istituto Littardi alla professoressa Franca Rambaldi, ex dirigente scolastico provinciale scomparsa lo scorso agosto. I primi a scagliarsi contro la decisione sono stati gli eredi di Littardi. Anche l’Assessore alla Cultura Nicola Podestà, contattato da Sanremo News, ha espresso il suo dissenso.
“Io mi sono assentato volutamente al momento della votazione in giunta, perché non ero d’accorso sulla pratica, non per una questione personale, ma perché c’è stata una mancanza di correttezza formale e soprattutto sostanziale, in quanto il mutamento di nome di una qualunque istituzione, secondo la circolare del Ministero della Pubblica Istruzione 313, ‘ogni variazione di intitolazione deve essere motivata in maniera ben precisa. L’intitolazione deve essere mutata solamente per il sopravvenire di particolari circostanze da motivarsi adeguatamente, per esempio il venir meno di presupposti che sostenevano precedenti intitolazioni; l’impossibilità in rapporto all’evoluzione della coscienza pubblica del ricordo di comportamenti che il momento storico considera inattuali o contrastanti con l’interesse nazionale’”.
In parole povere, vi fosse stata una piazza Benito Mussolini ai tempi del fascismo, al variare del contesto storico sarebbe stata intitolata a qualcun altro.
“Esatto. In questo caso non ritengo che le indicazioni possano essere conformi, in quanto il conte Tommaso Littardi, uomo di cultura, politico impegnato, patriota e mecenate, continua a essere uno splendido esempio di quella nobiltà illuminata che tanta parte ha avuto nel gettare le basi della nostra nazione. Dobbiamo essere grati a Littardi perché ha avuto un contributo determinante nell’iniziativa che ha portato Porto Maurizio a diventare provincia, grazie alla sua amicizia con Cavour. Non si può rimuovere la memoria storica di Littardi, semmai bisogna ravvivarla”.
Non pensa fosse opportuno ricordare anche la professoressa Rambaldi?
“Nulla impedisce che le venga intitolato qualcos’altro. Ci dovrebbe essere un periodo di tempo di dieci anni dalla morte prima dell’intitolazione. Io non sono contrario per una questione personale, ma perché si tratta della rimozione di una intitolazione precedente a una persona che merita di essere ricordata per tutto quello che ha fatto. A Imperia ci sono anche altri grandi personaggi a cui attendiamo un’intitolazione, come Luciano Berio o Renato Dulbecco. Nulla impedisce di onorare la memoria di Franca Rambaldi con altre forme, si possono intitolare aule, borse di studio o eventuali strutture che sorgeranno”.
La richiesta da chi è arrivata?
“Dall’istituto, il cui collegio docenti ha inviato la proposta, secondo me non opportuna e per certi versi sorprendente. La giunta non ha potuto che prenderne atto”.
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