Eventi - 12 febbraio 2018, 12:20

Cervo: Fabio Genovesi ha presentato il suo ultimo libro “Il mare dove non si tocca”

Il prossimo appuntamento con la rassegna “Cervo in blu…d’inchiostro” è previsto per sabato prossimo alle 17 (non 20.30 come erroneamente annunciato) con la giornalista Donatella Alfonso.

Si è svolto ieri pomeriggio alle ore 17, nella splendida cornice dell’Oratorio di Santa Caterina di Cervo, l’incontro con lo scrittore Fabio Genovesi per la presentazione del suo ultimo romanzo “Il mare dove non si tocca” edito da Mondadori. L'intervista è stata condotta dalla curatrice della manifestazione, Francesca Rotta Gentile, e dalla professoressa dell'Istituto Ruffini Antonella Mariotti.

L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione culturale “Compagnia du Servo”, presieduta da Lina Cha, con il patrocinio del Comune di Cervo Assessorato alla Cultura. Fabio Genovesi, vincitore due anni  fa il Premio Strega Giovani, è tornato in libreria con una storia, divertente e commovente al tempo stesso, di un bambino di sei anni che cresce nella Versilia degli anni Ottanta. Fabio, il protagonista, amato moltissimo dal nucleo familiare che lo circonda conosce e sperimenta ugualmente ciò che c'è oltre di essa: un mare meraviglioso da esplorare, dove si può nuotare da soli nelle acque profonde.

E’ un romanzo autentico in cui si intrecciano il mare, l’infanzia, gli affetti e le emozioni viste dagli occhi di un bambino di sei anni che cerca di trovare la sua dimensione nel mondo dei grandi. Si raccontano esperienze vissute con un lessico simpaticissimo ed una costruzione del linguaggio, tipico dell'autenticità toscana, che colpisce tutto il pubblico, ma soprattutto i giovani che ne restano affascinati.

Durante la presentazione l'autore ha sottolineato come sia fondamentale descrivere un personaggio consentendo al lettore di immaginarlo liberamente perché chi scrive deve conoscere profondamente i propri soggetti ma deve permettere al lettore di trarre dalla storia emozioni personali.

Il mare è una presenza costante nella vita dello scrittore, lo considera una grandezza della natura che serve a ricordarci che c’è qualcosa di più potente e imponente di noi e che l’esistenza ha dei ritmi che ci conviene seguire, anche se non sempre sono quelli che vorremmo, è l’elemento che ci da il senso della realtà.

Nella storia compaiono tratti autobiografici relativi ad episodi dell’infanzia inseriti in un contesto di fantasia, si parla molto di stranezza ma è necessario capire cosa sia la normalità. Per Fabio Genovesi tutte le persone sono in qualche modo strane, infatti ci vuole qualcosa di strano per rendere la vita normale, l'importante è essere stani ma felici. E’ affrontato anche il tema della famiglia allargata, in questo caso rappresentata dalla moltitudine di zii, l’autore però ritiene che l’affetto prescinda dal legame di parentela e rinsaldi legami molto profondi.

La sua fonte di ispirazione è rappresentata da tre romanzi che lo hanno incantato si tratta di Huckleberry Finn di Mark Twain, La strada per Los Angeles, il primo romanzo di John Fante ed il poco conosciuto American Dust di Richard Brautigan, ma il suo maggiore esempio è stato " Rossi, lo spazino di Pontedera", che con la sua semplicità narrativa, l'ronia e capacità creativa gli ha dato preziosi suggerimenti per la scrittura. 

Il titolo “Il mare dove non si tocca” deriva da quella sensazione che tutti abbiamo sperimentato trovandoci a gestire situazioni complicate, riuscendo a restare a galla vincendo paure e disagio. La simpatia di Fabio Genovesi ha catturato l'attenzione dei presenti che avrebbero ascoltato le divertentissime storie di vita ancora a lungo, ma purtroppo bisognava andare "a far da mangiare".

Il prossimo appuntamento con la rassegna “Cervo in blu…d’inchiostro” è previsto per sabato prossimo alle 17 (non 20.30 come erroneamente annunciato) con la giornalista Donatella Alfonso.         

Gloria Crivelli