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Politica | 06 febbraio 2018, 19:02

“Risolvere la questione balneare italiana!”, Assemblea CNA Balneatori ieri a Sestri Levante

"Un imperativo categorico per valorizzare, tutelare e promuovere un settore dell’economia regionale fondamentale in termini di contributo al pil ed al livello occupazionale"

“Risolvere la questione balneare italiana!”, Assemblea CNA Balneatori ieri a Sestri Levante

Si è svolta ieri 5 febbraio, a Sestri Levante, l’Assemblea CNA Balneatori dal titolo esortativo “Risolvere la questione balneare italiana!”, un imperativo categorico per valorizzare, tutelare e promuovere un settore dell’economia regionale fondamentale in termini di contributo al pil ed al livello occupazionale.

Hanno aperto l’incontro molto partecipato la Sindaco di Sestri Levante, Valentina Ghio che ha confermato la propria vicinanza ed attenzione alla vertenza ed al settore, e la Presidente CNA Genova Paola Noli precisando che «è diventato urgente risolvere il quadro di incertezza che pesa da anni sul settore del turismo balneare, questa pregiudica infatti la tenuta e la capacità stessa del nostro territorio di formulare proposte per intercettare le nuove richieste che il mercato del turismo esprime, condizionando opportunità di crescita ed investimenti».

Cristiano Tomei, coordinatore nazionale CNA Balneatori nella sua relazione ha ricordato che «la tutela del legittimo affidamento delle attuali imprese, la verifica, attraverso una ricognizione su scala nazionale, della disponibilità della risorsa spiaggia per nuove iniziative imprenditoriali garantendo la libertà di stabilimento e scongiurando aste ed evidenze pubbliche per il vigente comparto sono le istanze di CNA Balneatori su cui è aperto il confronto con tutte le forze politiche.

Le imprese attuali hanno infatti confidato nel quadro normativo che vigeva che non prevedeva aste o evidenze pubbliche ma una prospettiva a tempo indeterminato entro la quale avrebbero esercitato l’attività di concessionari di stabilimento balneare.  Il principio della tutela dell’affidamento riguarda la stabilità della situazione giuridica su cui ogni attuale impresa balneare italiana ha riposto, legittimamente in quanto sancita da norme dello Stato, appunto, il proprio affidamento».

«Il legittimo affidamento - aggiunge Alessandro Riccomini, portavoce CNA Balneatori Liguria – è un principio generale tutelato dai Trattati UE, sancito nella Carta di Nizza che la Direttiva Bolkestein deve rispettare. Non è accettabile che le nostre imprese vadano all’asta al miglior offerente, non è possibile alcun indennizzo che possa risarcire un individuo rispetto all’essere privato di ciò che le generazioni precedenti gli hanno tramandato e le leggi dello Stato, nelle quali confidava, gli garantivano che avrebbe a sua volta lasciato a quelle successive. Altri paesi UE hanno tutelato le imprese del settore balneare, attraverso iniziative legislative nazionali che sono risultate compatibili col diritto europeo senza pregiudizio per la tutela del legittimo affidamento per le attuali imprese: è richiesto al futuro Governo di risolvere la questione balneare italiana!».

Gli avvocati Roberto Righi e Ettore Nesi, già estensori del Memorandum sulla questione balenare italiana per CNA Balneatori, hanno approfondito i presupposti giuridici alla base della posizione sindacale sostenuta con forza da CNA, ed hanno affrontato il tema delle leggi regionali approvate dalla Liguria che rappresentano un ulteriore importante riscontro dell'iniziativa sindacale di CNA BALNEATORI messa in campo su tutto il territorio nazionale.

«CNA - ha concluso il coordinatore nazionale Tomei - sosterrà, ad adiuvandum, le leggi liguri così come quella abruzzese, con i contributi che saranno elaborati dai legali e ribadirà il 26 febbraio, a Carrara, durante l’Assemblea nazionale CNA Balneatori le richieste della categoria alla politica».

C.S.

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