Tre volte al Festival per Fiorello: nel 1995 con Finalmente tu, in concorso. E poi due volte come ospite, nel 2001 e nel 2002. Uno stop di 16 anni e oggi di nuovo all'Ariston per il Festival targato Claudio Baglioni.
Parliamo di Fiorello, che ha aperto questa 68esima edizione del Festiva. Un momento di tensione con un'invasione di palco, che lui gestisce benissimo. E poi via con lo show.
Fiore chiama in causa i "capitani coraggiosi" - Baglioni e Morandi - e gioca con i loro brani da vero e proprio showman: le parole dell'uno sulle musiche dell'altro, in un'originalissima e riuscita combinazione.
E proprio a Fiorello tocca annunciare Claudio Baglioni, annunciata inversione di ruoli: il cantantautore romano entra in scena elegantissimo ma visibilmente teso, accolto da una vera ovazione in teatro. "In questo Festival ho rimesso al centro le canzoni, perché sono coriandoli di infinito, istanti di eternità, sono mare, sono terra. Sono vento. Le canzoni, che sono musica di fanteria, sono leggere, come l'aria, non si può farne a meno. E' come una macchina spazio-tempo". Applausi in platea, qualche mugugno in sala stampa.
Il Festival parte con un sermone sulla leggerezza della musica. Ingresso anche di Pierfrancesco Favino e poi di Michelle Hunziker, bellissima di nero vestita, con in mano un ranuncolo per porre l'attenzione sul tema della violenza sulle donne.