“Lei che ha dimostrato tanto cuore verso la situazione creatasi sul greto del fiume, proponga a chi di dovere, di aprire i locali della chiesa di Roverino, attualmente agibili. Il quartiere Gianchette ha subito tanto e continua a farlo, non ha bisogno delle sue proposte risolutive che, se bene ha valutato, porterebbero il nostro quartiere ancora di più nel baratro del degrado.” E’ la risposta di Denis Piccolo, comitato di quartiere via Tenda Gianchette alla proposta avanzata ieri, attraverso il nostro giornale, da Antonio Serra, sindacalista e residente del quartiere Roverino, che chiedeva condizioni di vita migliori per i migranti accampati lungo il fiume, ma soprattutto ospitalità, almeno per donne e bambini, nella chiesa delle Gianchette.
“Le persone che dimorano sul greto del fiume - continua Denisc Piccolo rivolgendosi ad Antonio Serra - lo fanno per loro scelta, questo è ormai risaputo. Anziché fotografarli, spieghi loro che esiste un centro non molto distante dal fiume, chiami la Croce Rossa per poterli accompagnare al centro già esistente e spieghi loro che non succede nulla di male se pernottano lì una o due notti, anzi i bambini e le donne sarebbero pure più tutelati e al riparo dal freddo, come giusto ed umano che sia, non faccia scrivere articoli che non le competono.
Anche noi non rimaniamo indifferenti davanti a tutto questo, il nostro silenzio non è nient'altro che una forma di consapevolezza del fatto che non possiamo né regimare né risolvere a monte il problema, questo spetta alle autorità competenti.
Non siamo d'accordo con le sue proposte risolutive, del nostro quartiere ce ne interessiamo noi, non abbiamo bisogno di ulteriori aiuti, come già discusso in precedenza.”