Economia - 19 gennaio 2018, 19:49

Bitcoin: una nuova corsa all’oro?

I Bitcoin sono una “valuta virtuale” nata nel 2009 dell’opera geniale di Satoshi Nakamoto, figura quasi leggendaria di cui nessuno conosce la vera identità.

I Bitcoin sono una “valuta virtuale” nata nel 2009 dell’opera geniale di Satoshi Nakamoto, figura quasi leggendaria di cui nessuno conosce la vera identità. Sono molti i rivenditori che lo accettano, anche se paradossalmente lo straordinario successo degli ultimi tempi ne ha in un certo senso “intasato” le transazioni, ora diventate lente e costose (per transazioni di piccolo valore è suggeribile utilizzare altre crittovalute, come per esempio Litecoin o Bitcoin Cash), rendendo impossibile effettuare piccoli acquisti utilizzando Bitcoin.

Ciò che rende il Bitcoin innovativo e interessante è il fatto che sia una valuta decentralizzata, sottratta al controllo di qualsiasi banca o governo. L’assenza di qualsiasi politica monetaria è una delle ragioni che rendono questa moneta altamente volatile, ossia molto sensibile alle oscillazioni di mercato: auspicabilmente la crescita dei volumi e la nascita di nuovi strumenti finanziari come il derivato sul Bitcoin alla borsa di Chicago dovrebbe ridurne la volatilità, anche se per molto tempo è molto verosimile che continueremo a vedere parecchie oscillazioni.

Alcuni hanno etichettato il Bitcoin come l'oro digitale del nuovo millennio, e in molti si chiedono se vale la pena entrare in questo ecosistema: per chi crede nel futuro di questa tecnologia questo potrebbe essere un ottimo momento, vista la forte caduta del prezzo, secondo altri invece stiamo assistendo all’esplosione della bolla e vedremo ulteriori cali in futuro.

Vediamo ora diversi modi per ottenere Bitcoin.

 

ACQUISTARE NEI BITCOIN

Se nel gennaio 2017 i Bitcoin avevano un tasso di cambio di circa $800 per Bitcoin, oggi si vendono per più di $10.000 (ma basterà leggere quest’articolo fra qualche ora per avere un prezzo magari decisamente diverso). Tirando le somme, per chi avesse investito in Bitcoin solo un anno fa oggi il guadagno sarebbe stato straordinario, senza pensare poi a chi avesse investito nei primi anni di vita della crittovaluta (chi l’ha fatto oggi è molto spesso milionario). Ma come afferma Luca Mussari, Editor in Chief di Coinlist.me, “la finestra per fare il primo investimento nei crypto asset non si è già chiusa. All'orizzonte ci sono nuovi scenari promettenti da approfondire.”

 

Operativamente per acquistare Bitcoin utilizzando valuta corrente occorre iscriversi in una piattaforma di scambio. Gli exchange più famosi che permettono di depositare Euro sono Coinbase, Kraken e Bitfinex: per depositare i propri fondi però è necessario completare delle procedure di verifica piuttosto lunghe. Anche in questo caso il successo degli ultimi tempi ha reso l’utilizzo di queste piattaforme piuttosto difficile, e chi volesse utilizzarne è necessario che si armi di molta pazienza.

Comprare Bitcoin in pochi minuti, magari sull’onda dell’impulso, non è affatto facile per chi non l’ha mai fatto prima: viste le oscillazioni però probabilmente è meglio così

 

PRESTITO DI BITCOIN

Per chi possiede già dei Bitcoin (quindi ha già deciso di investire, utilizzando una delle modalità che vedremo fra poco) è possibile prestare le proprie crittovalute, Bitcoin ma non solo, ad altri investitori che desiderano fare un’attività di “trading” più spericolata.

Mentre il trader correrà molti rischi prestare crittovaluta non è rischioso (la restituzione dei fondi viene gestita dalla piattaforma di scambio) e permette di guadagnare interessi significativi. Bisogna però considerare che per prestare Bitcoin occorre logicamente comprarli, quindi si è pienamente esposti al rischio di perdere gran parte del proprio capitale se il prezzo del Bitcoin dovesse subire un crollo. Per chi però crede in questa nuova tecnologia si tratta di un modo intelligente per massimizzare la propria possibilità di guadagno

 

MINING DI BITCOIN

L'estrazione di Bitcoin, seppur molto pubblicizzata e decantata, non è un modo per guadagnare Bitcoin velocemente o gratuitamente. Questa strategia richiede moltissimo tempo, ricerca e soprattutto denaro da investire nelle attrezzature atte all’estrazione: il miner deve infatti provare a risolvere complessi problemi matematici utilizzando la capacità di calcolo del proprio computer, se riesce a farlo ottiene una ricompensa (in Bitcoin appunto) e ha la possibilità di “ufficializzare” un certo numero di transazioni che vengono iscritte nel registro di transazioni del Bitcoin, la cosiddetta blockchain.

Torniamo però alla possibilità di guadagnare Bitcoin con il mining: se in passato i “minatori” potevano usare il PC di casa per estrarli, con il passare del tempo le macchine necessarie per minare Bitcoin in modo profittevole sono diventate sempre più complesse e costose, tanto che ormai sono solo una manciata di miner iperspecializzati svolgono oltre il 90% quest’attività, spesso in paesi dove l’energia elettrica costa molto meno rispetto all’Italia.