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Attualità | 30 dicembre 2017, 07:14

2018 in arrivo con gli aumenti di luce e gas ma anche per le autostrade: A10 +0,98% e A6 +2,79%

Sulla tratta Genova-Savona l'aumento sarà dell'1,51%. Dal 1° gennaio per viaggiare, quindi, si pagherà di più.

2018 in arrivo con gli aumenti di luce e gas ma anche per le autostrade: A10 +0,98% e A6 +2,79%

Insieme alla stangata di luce e gas, con i previsti ritocchi tariffari d'inizio anno, il 2018 si aprirà anche con l'aumento generalizzato dei pedaggi autostradali.

Sono stati appena emanati i decreti del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) e del Ministero dell'Economia e delle finanze (Mef), che come l'anno scorso non si sono fatti attendere, anticipando il fine settimana che chiuderà il 2017. A concedere la possibilità di elevare i prezzi è lo Stato, che permette agli operatori di incassare più denaro per far fronte agli investimenti.

L’incremento medio delle tariffe per la rete del gruppo Sias, la principale compagine del Nord-Ovest controllata da Gavio, è pari al +3,02%. Tradotto in termini pratici: esborsi maggiori per chi varcherà i caselli gestiti da Autostrada dei Fiori (Savona-Ventimiglia), Ats (Torino-Savona), Salt (Sestri Levante-Livorno, Viareggio-Lucca e Fornola-La Spezia), Satap (A4 Torino-Milano ed A21 Torino-Piacenza), Sav (A5 Quincinetto-Aosta), Cisa (A15 La Spezia—Parma). Restano invariati i pedaggi della tratta Asti-Cuneo (parzialmente in costruzione).

Fin qui l'aumento medio per il mega-gruppo Sias. Nello specifico, però, bisogna ricordare che l'A10 è gestita dalle due concessionarie: da Savona al confine di Stato dalla società Autostrada dei Fiori, e da Genova a Savona dalla società Autostrade per l'Italia. I pedaggi della tratta Savona-Ventimiglia aumenteranno del 0,98%, mentre quelli della tratta Genova-Savona dell'1,51%. Più sensibile, invece, l'aumento per la Torino-Savona: +2,79%.

L’adeguamento tariffario di Autostrade per l’Italia è pari all’1,51%. "Questo incremento - specifica la società - in conformità alla Convenzione Unica, include il recupero del 70% dell'inflazione reale e la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati". La rete del gruppo che fa capo alla holding Atlanti e controllato dalla famiglia Benetton gestisce le tratte che vanno da Milano a Napoli, la Adriatica, la A4 tra Milano e Brescia, la Genova-Savona, la Gravellona-Genova e altre autovie.

Ritocchi all'insù più pesanti sono stati riconosciuti alle concessionarie Strada dei Parchi (+12,89%) e Milano Serravalle - Milano Tangenziali (+13,91%). Su tutti svetta il +52,69% per i 31 chilometri da Aosta Ovest a Morgex, gestiti da Rav: è un aumento legato a una sentenza dopo un ricorso della società, come anche nel caso di Strada dei Parchi e Autostrade Meridionali (+5,98%).

Fra i balzi in alto dei pedaggi più significativi, l’incremento per Milano Serravalle e per la A4 (Torino-Milano, +8,34%), giustificati dagli investimenti fatti tra il 2013 ed il 2017 per migliorare le tratte.

Ecco l'elenco pubblicato dal Ministero: Autostrada dei Fiori 0,98%; Autostrade per l'Italia 1,51%; Torino-Savona 2,79%; Asti-Cuneo 0,00%; Ativa 1,72%; Autostrada del Brennero 1,67%; Autovie Venete 1,88%; Brescia-Padova 2,08%; Consorzio autostrade siciliane 0,00%; Cav 0,32%; Centro Padane 0,00%; Autocamionale della Cisa 0,00%; Milano Serravalle Milano tangenziali 13,91%; Tangenziale di Napoli 4,31%; Rav 52,69%; Salt 2,10%; Sat 1,33%; Autostrade meridionali (Sam) 5,98%; Satap tronco A4 8,34%; Satap tronco A21 1,67%; Sav 0,00%; Sitaf 5,71%; Strada dei Parchi 12,89%; Bre.Be.Mi 4,69%; Teem 2,70%; Pedemontana Lombarda 1,70%. 

Redazione

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