Folto pubblico, ieri pomeriggio al Teatro dell’Opera del Casinò, per la presentazione del libro di Ernesto Preatoni 'Non regalatemi una banca, salvo che..' (Rubbentino Editore).
Ha senso oggi, per un privato, investire in una banca italiana? Questa una delle domande che l'autore ha posto ieri. Il settore, dopo anni di pulizia dei bilanci e ricapitalizzazioni mostruose, rappresenta ancora un’opportunità oppure è un rischio mal calcolato?
La risposta di Ernesto Preatoni, imprenditore che ha dato il via a una carriera caratterizzata da una serie di geniali intuizioni proprio attraverso l’acquisizione e la successiva vendita di alcuni tra i più importanti istituti di credito italiani, è tranchant: le banche oggi non solo non rappresentano un affare, ma addirittura costituiscono, nella stragrande maggioranza dei casi, imprese rischiosissime quando non tecnicamente fallite. Aziende che un imprenditore coscienzioso non vorrebbe gestire neppure se gli venissero regalate. Aziende che possono essere salvate solo dallo Stato.
Da qui il titolo di questo nuovo libro, in cui Preatoni racconta la ratio con la quale decise di puntare sul settore del credito negli anni ‘90, i successi raccolti attraverso le operazioni condotte, ma anche lo sconcerto provato, scoprendo fino a che punto si fossero deteriorati, nel giro di pochi anni, i bilanci delle banche italiane.
(Le foto sono di Tonino Bonomo)