"Le fotografie del gatto che gioca e dorme in cima ad una scala forse all'aperto non rispondono alle domande che abbiamo posto il relazione all'avvenuta adozione del gatto Romeo e più specificamente sulle modalità e le necessità di far adottare un gatto di colonia ad una famiglia togliendolo cosi da suo habitat naturale in controtendenza rispetto ai dettami della legge 281/91? Come sono stati soddisfatti i criteri di pre e post affido visto che da quella casa il gatto era già scappato e poi fortunatamente rientrato? E infine quali sono stati gli accorgimenti previsti dagli affidatari e imposti alla famiglia adottante per garantire la sicurezza del gatto?". Cosi Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA che torna sulla vicenda del gatto Romeo. "Vorrei sia chiaro a tutti che l'aver affidato il gatto senza i motivi previsti dalla legge 281/91 è altrettanto grave così come il volerlo allontanare dall'ospedale - conclude Croce -. Abbiamo scritto informalmente alla adottante che non ha risposto, aspettiamo fino a lunedì, se non riceviamo le risposte adeguate attiveremo i controlli previsti dalla legge a tutela dell'incolumità e del diritto di quel gatto di vivere in colonia. La nostra non è una telenovela, ma la giusta richiesta di chi i gatti li tutela senza scappatoie".