“Mi sono state messe in bocca parole che non ho mai detto e confermo di essere a favore dell’acqua pubblica, anche se spesso è un concetto travisato. Non vuol dire avere acqua gratis, ma una gestione pubblica che in teoria deve funzionare a minori costi e non perseguire il principio dell’utile di impresa”.
Lo ha detto il Sindaco di Imperia, a margine della riunione di Consiglio provinciale monotematico su Rivieracqua che sta accendendo la politica provinciale. Capacci ha anche presentato un emendamento (respinto dall’assemblea) sul pagamento degli ‘asset’ da Rivieracqua ad Amat: “Si l’emendamento è stato respinto – ha detto Capacci - e ne prendo atto. Magari lo appenderò in camera. L’ho presentato perché in Consiglio provinciale oggi è stata approvata una delibera di indirizzi, nella quale si prende atto di un ‘business plan’ nel quale Amat non è contemplata e dove i diritti da pagare non sono previsti. Quindi mi chiedo se ci stiamo prendendo in giro. Non potete dirmi che non voglio l’acqua pubblica ed ostacolo il processo. L’emendamento è stato respinto ma vado avanti”.
Sul blitz della Guardia di Finanza a Rivieracqua: “Non voglio commentarlo perché sarebbe scorretto visto che non ne so nulla. Non mi esimerò dal farli quando ne saprò qualcosa in più”.
Il Sindaco Capacci ha più volte sostenuto di voler aspettare per entrare in società: “Entrando in Rivieracqua con la ‘modica cifra’ di 63mila euro, come dicono alcuni Assessori che sono pronti a dimettersi, otteniamo come primo risultato oltre un milione di euro da pagare per i debiti di gestione. Non mi sembra sia un ottimo affare. Però se non lo si vuole capire c’è poco da fare”.
“Ci sono 23 milioni da pagare – ha detto il Sindaco Capacci durante il suo intervento in Consiglio -. Non posso prendere un impegno come comune perché magari domani non sarò più Sindaco, ma avendo tutti voglia di entrare società, il comune potrebbe cedere il credito nei confronti di Amat a Rivieracqua e sarebbero 7 milioni in meno. Io ho proposto l’emendamento alla pratica nella quale chiedo l’inserimento di un passaggio della rata ed il pagamento dei 24 milioni previsti oltre all’assunzione dell’impegno dei comuni soci in assemblea di ripianare le perdite della gestione di Rivieracqua. Non posso pensare che Imperia entri e paghi il conto della gestione 2017 nella quale nulla ha in cambio. I comuni soci ripianano le perdite ed il comune si assume l’impegno di integrare la gestione del depuratore ma non i debiti pregressi. L’impegno da Rivieracqua dovrà essere quello di realizzare un doppio polo direttivo a Imperia e Sanremo. Sulla gestione del credito Amat ci vuole un piano di pagamenti anticipati per fare sì che i pagamenti di Amat a Rivieracqua vengano garantiti. E visto che Amat deve continuare, chiedo che vengano concessi aumenti tariffari anche minimi che possano consentire la continuazione del servizio”.