Ormai, in Francia, un pacchetto di sigarette costa, mediamente, più di 7 euro, si tratta dell’effetto del progressivo aumento del costo delle “bionde” deciso dal governo, in linea con gli esecutivi precedenti, per cercare di tamponare una vera e propria strage: 75mila morti l’anno causate proprio dal fumo. L’aumento del costo dei pacchetti di sigarette, in Costa Azzurra, sta peraltro generando due fenomeni.
Il primo è quello dell’acquisto delle sigarette oltre frontiera: un viaggio fino a Ventimiglia e si risparmiano circa due euro il pacchetto: ogni francese ha il diritto a portare, legalmente, al di qua della frontiera fino a quattro “cartouches” o un chilo di tabacchi e sono in tanti ad approfittarne, magari andando anche oltre il limite imposto dalla normativa.
L’altro fenomeno, meno conosciuto, è quello della vendita “sous le manteau”, termine simpatico per definire il contrabbando, delle sigarette. Pare che a specializzarsi in questo settore siano gruppi di persone provenienti dall’Est Europeo.
I tabaccai della Costa Azzurra, che sono sicuramente colpiti due volte dalle norme: l’aumento dei costi e la recrudescenza del contrabbando o dell’acquisto in Italia delle sigarette, lanciano un grido di allarme. Segnalano le progressive difficoltà cui vanno in contro e reclamano maggiori controlli alla frontiera per colpire il contrabbando e gli abusi negli acquisti.
Peraltro hanno appena trovato un grande alleato che, con ogni probabilità, darà loro una grossa mano: il Parlamento Italiano, con un emendamento appoggiato da molti gruppi di maggioranza e opposizione, starebbe per applicare a sua volta un aumento alle sigarette per finanziare i farmaci anti cancro.