Si chiama ‘Terre in Movimento’ il progetto aziendale di responsabilità sociale che ECA Italia ha dedicato a Norcia e alla Valnerina, in Umbria, terre devastate dal sisma del 2016. L’azienda, specializzata nella mobilità internazionale delle risorse umane, ha scelto di donare non solamente denaro (pagando vitto e alloggio in loco per 21 dipendenti ed acquistando prodotti da aziende agricole locali) ma molto di più, ovvero il tempo lavorativo dei propri dipendenti.
21 uomini e donne per 42 giorni di forza lavoro (2 giorni ciascuno) hanno lasciato gli uffici ECA Italia di Milano e Roma passando da ruoli manageriali e di consulenza al duro lavoro nei campi, con gli animali e nelle aziende agrituristiche che hanno accettato di accoglierli. Il progetto, supervisionato dalla consuelor umbra Maria Palma Giorgetti, nasce da un’idea dell’amministratore delegato della società, Andrea Benigni. Nato a Foligno da molti anni lavora a Milano e quando ha deciso insieme al consiglio di amministrazione di aiutare il territorio di Norcia ha scelto di farlo mettendosi in gioco in prima persona.
“La scelta -spiega- è stata quella di concentrare il nostro aiuto e sostegno su tre Aziende locali, due a conduzione familiare e una cooperativa, che con gli eventi sismici hanno visto distrutta la loro attività economica, con le conseguenze facilmente immaginabili”. Dal lavoro a servizio di 270 imprese multinazionali (per 50.000 espatriati seguiti all’estero) all’impegno in Valnerina sui monti Sibillini, Benigni non ha temuto le difficoltà e insieme ai suoi dipendenti si è rimboccato le maniche passando dal ruolo di manager a quello di contadino.
“La ricaduta del Progetto -spiega Andrea Benigni, AD ECA Italia- è stata importante sia per noi che per il territorio, le Aziende e la comunità individuate, sia dal punto di vista umano che socio-economico. Noi abbiamo appreso con una forte esperienza umana e personale il valore del ‘fare insieme’ dando il nostro supporto manuale al lavoro quotidiano all’interno delle aziende partner. Abbiamo lavorato fianco a fianco con uomini coraggiosi e lavoratori instancabili condividendone le problematiche ma anche contribuendo alla rinascita di una terra ferita”.
La giornata dei manager ‘contadini per un giorno’ (o meglio due) è stata strutturata in modo da lasciare spazi e tempo alla condivisione in gruppo delle esperienze giornaliere per elaborare suggestioni ed emozioni nate da questa avventura. I protagonisti di questo progetto di responsabilità sociale hanno trascorso le loro notti a Preci ed hanno lavorato a tre progetti: quello di ricostruzione dei recinti per i 60 asini senza più una stalla della cooperativa La Mulattiera; quello di supporto alla produzione dell’apicoltura Il Massaro i cui titolari hanno perso casa e showroom e quello di aiuto all’agriturismo e allevamento di bovini ‘La tana dei lupi’che ha visto distrutto il proprio agriturismo, l’abitazione e le stalle degli animali.
Un’esperienza che è servita anche a veicolare verso altre due regioni, Lazio e Lombardia, e verso due grandi città come Roma e Milano l’immagine più vera delle genti della Valnerina, svelando bellezze e ricchezze di questa terra. Molti dei manager giunti in Umbria per il progetto ‘Terre in Movimento’ hanno scelto di tornare a breve con le loro famiglie per condividere la bellezza di questa esperienza e dei luoghi feriti ma fieri e pronti a rinascere dei monti Sibillini.