Politica - 25 ottobre 2017, 12:23

Imperia: FdI presenta una mozione contro l’approvazione della legge sullo ius soli

Casano: “Questa legge è assolutamente superflua rispetto alla normativa vigente che prevede già lo ius soli in determinati casi e prevede l’assegnazione della cittadinanza italiana agi stranieri presenti nel nostro territorio a condizioni ben precise, a tutela dei cittadini italiani e della nostra cultura”

Alessandro Casano

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Casano presenterà in Consiglio Comunale una mozione contro l’approvazione della legge sullo ius soli.
“Un tema di politica nazionale, molto sentito dai cittadini, che non farà mancare spaccature e divisioni all'interno della Maggioranza” dice Casano.
La mozione, come altre già presentate in altri Comuni d'Italia, impegna il Sindaco e la Giunta ad esprimere formalmente presso tutte le Istituzioni la propria contrarietà alla legge sullo ius soli.

Questa legge è assolutamente superflua rispetto alla normativa vigente che prevede già lo ius soli in determinati casi e prevede l’assegnazione della cittadinanza italiana agi stranieri presenti nel nostro territorio a condizioni ben precise, a tutela dei cittadini italiani e della nostra cultura - prosegue - l’Italia sta subendo una vera e propria invasione e questo provvedimento non può far altro che incentivare ulteriormente l'immigrazione clandestina con tutti i rischi ad essa correlata, compresa l'importazione di terroristi  nel nostro Paese, fenomeno questo ormai accertato. Inoltre  con la crisi socio economica e occupazionale in atto, che interessa particolarmente i giovani, l’unico effetto di questa  legge sarebbe quello di aumentare piuttosto che diminuire disagi e conflittualità sociali, rendendo ancora più difficile il processo di integrazione. E' inaccettabile la pressione mediatica esercitata da certe parti politiche e dai poteri forti per spingere all'approvazione di una legge che non rappresenta né la volontà degli Italiani né una priorità per il nostro Paese dove i problemi dei cittadini sono ben altri”.

E' evidente poi che un governo non eletto e a fine mandato non è legittimato ad approvare una legge con una ricaduta così importante per il futuro degli Italiani - aggiunge Casano - se il Partito Democratico, principale proponente di questa legge, ritiene questa legge una assoluta priorità per questo Paese, abbia il coraggio di mettere lo ius soli al primo punto del suo programma elettorale in modo tale da avere pieno mandato a procedere in tal senso in caso di vittoria elettorale. Gli italiani sapranno scegliere per chi votare. Ma la realtà è che ci troviamo di fronte ad un mero espediente elettorale per portare al voto circa 800mila nuovi potenziali elettori per il Partito Democratico grazie a questa enorme sanatoria, chiamata ius soli. Su questa mozione è prevedibile una spaccatura all'interno della Maggioranza, sarà interessante vedere come voteranno tutte quelle forze politiche che attualmente sostengono insieme al Partito Democratico questa Amministrazione ma che stanno cercando “asilo politico” nel centrodestra per le prossime elezioni“.

 

Il documento

PREMESSO CHE

1.     La cittadinanza è uno status che determina diritti e doveri ed è la condizione del cittadino alla quale l'ordinamento giuridico italiano riconosce la pienezza dei diritti civili e politici;

2.     per “ius soli” si intende il diritto di chi nasce in un determinato Stato di acquisirne la cittadinanza in modo automatico solo per il fatto di essere nato sul suo territorio (suolo), anche se i genitori non sono in possesso della cittadinanza

3.     per “ius sanguinis” (diritto di sangue) si intende che la cittadinanza di un figlio segua quella dei genitori al momento della nascita;

4.     il Disegno di Legge n. 2092Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza”, cosiddetto Legge “Ius soli”, prevede l’introduzione di alcune norme che regolamentano il conferimento della cittadinanza italiana ai figli di genitori stranieri attraverso due modalità di acquisizione della cittadinanza:
- lo “ius soli temperato”per cui è prevista l’acquisizione della cittadinanza per nascita e previa richiesta per i figli di genitori stranieri, di cui almeno uno in possesso del permesso di soggiorno permanente (almeno 5 anni)
- lo “ius culturae” che prevede l’acquisizione della cittadinanza per i minori stranieri nati in Italia o che vi abbiano fatto ingresso entro i 12 anni ed abbiano frequentato regolarmente un percorso formativo di almeno 5 anni;

RICHIAMATO che già con la normativa vigente la cittadinanza si può acquisire:

1. automaticamente:
ñ per nascita in caso di persona straniera nata da almeno un genitore italiano
ñ per nascita sul territorio italiano (ius soli) in caso di genitori ignoti o apolidi o se il minore è stato rinvenuto in condizione di abbandono sul suolo italiano
ñ per adozione in caso di minorenne adottato da cittadino italiano


2.  
su domanda:
ñ per matrimonio
ñ per residenza:
ñ dopo quattro anni per i comunitari
ñ dopo cinque anni per gli apolidi
ñ dopo dieci anni per gli stranieri
ñ se nato in Italia e residente legalmente da almeno tre anni (il cittadino straniero nato in Italia ha diritto alla cittadinanza una volta diventato maggiorenne a condizione che fino a quel momento vi abbia risieduto «legalmente e ininterrottamente» e dichiari entro un anno dal compimento dei 18 anni di volerla acquisire)
vale per tutti i suddetti casi il requisito del reddito personale o del reddito familiare

EVIDENZIATO che, alla luce di quanto sopra, l'introduzione delle nuove modalità di acquisizione della cittadinanza previste dal DDL n.2092 risultano del tutto superflue ed ininfluenti rispetto alle reali priorità in tema di immigrazione e integrazione

 

CONSIDERATO che l’approvazione della nuova legge di riforma sulla cittadinanza consentirebbe ad oltre 800.000 minori stranieri di acquisire la cittadinanza italiana, su un totale di oltre un milione attualmente censiti sul territorio nazionale;

 

CONSIDERATO che da gennaio 2014 a settembre 2017 (dati del Viminale aggiornati al 20 settembre 2017) in Italia sono sbarcati 608.320 migranti, per la precisione :
- 2014: 170.100
- 2015: 153.842
- 2016: 181.436
- 2017 (al 20 settembre): 102.942

dati impressionanti che dimostrano la disastrosa gestione dei flussi migratori attuata dal Governo italiano che in tutti questi anni non è stato capace di prendere nessuna  misura in grado di contrastare questo sempre più allarmante fenomeno;

TENUTO CONTO

ñ che il perdurare della crisi socio economica e della crisi occupazionale, che interessa particolarmente i giovani, rende sempre più difficile il processo di integrazione e certamente l’unico effetto di questa  riforma sarebbe quello di aumentare piuttosto che diminuire disagi e conflittualità sociali;
ñ che tale provvedimento finirebbe per incentivare ulteriormente l'immigrazione clandestina da parte delle organizzazioni criminali di trafficanti di uomini, con tutti i rischi ad essa correlata quali importazione di terroristi  nel nostro Paese (fenomeno ormai accertato)
ñ che un governo non eletto e a fine legislatura non è legittimato ad approvare una legge con una ricaduta così importante sul futuro dei Cittadini Italiani per cui sarebbe opportuno che il Partito Democratico, principale proponente di questa legge, si presentasse agli elettori in occasione delle prossime consultazioni elettorali ponendo al primo punto del proprio programma la legge sullo ius soli in modo tale da avere pieno mandato a procedere in tal senso in caso di vittoria elettorale

 

 IMPEGNA

Il Sindaco e la Giunta Comunale

a manifestare mediante idoneo atto deliberativo formale contrarietà al Disegno di Legge n.2092 “Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91, e altre disposizioni in materia di cittadinanza” - cosiddetto Legge “Ius soli” -  in tutte le sedi istituzionali affinché il Governo  blocchi definitivamente l’iter procedurale del provvedimento, attualmente non inserito nel calendario dei lavori di Palazzo Madama, e scongiuri quindi l’approvazione di una legge deleteria per lo Stato Italiano, che non rappresenta né la volontà degli Italiani né una priorità per il nostro Paese.

C.S.