“Leggo quest’oggi sui giornali una notizia che ha dell’incredibile: la catena di supermercati di teutonica proprietà "lidl" ha cancellato i simboli religiosi dalle chiese raffigurate nelle immagini che usa per la pubblicità delle sue sedi. Nello specifico, dalle immagini dei cartelloni pubblicitari affissi a Camporosso, nel borgo di Dolceacqua e sulla parete di fronte alle casse dell’hard discount, sono sparite le croci sulla facciata e sul campanile della chiesa di Sant’Antonio Abate. So che l’azienda non è nuova a questo genere di trovate: a settembre, anche dalle cupole blu delle chiese dell’isola greca di Santorini, utilizzate sulla scatola di alcuni prodotti locali, erano state eliminate le croci”.
Interviene in questo modo il Consigliere di maggioranza in Regione, il savonese, Angelo Vaccarezza, sul ‘caso’ delle croci sui manifesti del Lidl. “Un consumatore ha scritto chiedendo spiegazioni e la risposta non si è fatta attendere: scelta fatta per non urtare nessuno. Subito ho pensato a una notizia finta, studiata ad arte per fomentare polemiche. Constatata l’amara verità, sono rimasto basito; questa è pura e semplice follia. E non basta, non mi basta la giustificazione che il discount si rivolge principalmente a una clientela di origine araba perché un colosso come lidl decida di fregarsene e tenti ipocritamente di cancellare uno dei simboli fondanti di questa società che è appunto il crocifisso. È un’azione vergognosa, irrispettosa e profondamente lesiva dell’immagine del nostro paese e delle nostre tradizioni cristiane. Dopo la battaglia che ho fatto per avere il crocifisso nell’aula del consiglio regionale, sono pronto a farne una nuova a difesa dei nostri simboli perché non posso accettare che la tradizione, la storia, la cultura e la fede a cui siamo legati siano disprezzate fino a questo punto”.
“Da parte mia – termina Vaccarezza - e confido nel fatto che non sarò il solo a farlo, comunico che non intendo più acquistare nulla nei loro supermercati, almeno fin quando non verrà messa la parola fine a questa pagliacciata e sulle chiese torneranno i crocifissi, perché quello è il loro posto. Nella vita, possiamo fare delle rinunce, ma una cosa alla quale non rinunceremo mai è il nostro crocifisso, con tutto quello che per noi rappresenta. Eravamo un grande paese prima che Lidl sbarcasse in Italia: lo saremo ugualmente se un giorno non dovesse essere più presente sul suolo italiano”.