Un gruppo di studenti del Polo Tecnologico Imperiese ha avviato un crowdfounding per migliorare la propria preparazione attraverso l’innovazione tecnologica.
L’obiettivo è quello di raggiungere la cifra di 7 mila euro attraverso donazioni online, per acquistare il materiale necessario per realizzare un “ROV”, un apparecchio che servirà per studiare in modo approfondito e innovativo i fondali marini, e per avviare la sperimentazione pratica.
Attraverso un crowdfunding, è possibile cercare il sostegno del web per realizzare il proprio progetto. Inoltre, per chi effettua donazioni sono previste delle ricompense, a partire da un invito alla presentazione del progetto, con ringraziamenti ufficiali, fino ad arrivare a due giornate di test privato per provare le funzionalità del prodotto.
PostepayCrowd ha appoggiato il progetto, offrendosi di cofinanziarlo, a patto che il crowdfunding raggiunga il 50% del budget, quindi 3.500 euro, e che ci siano almeno 50 sostenitori, anche con una cifra minima.
Nel caso in cui non si raggiunga l’obiettivo (sono previsti 40 giorni di tempo) i soldi versati sulla piattaforma verranno restituiti al donatore.
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ECCO IL PROGETTO:
L’apparecchio sarà dotato di un’interfaccia di tele-gestione in grado di comunicare in remoto e monitorare il fondale da postazioni a terra, dando la possibilità a chi non può recarsi sul mezzo nautico di supporto, di poter comunque operare sul ROV anche da casa o da scuola, allargando il campo di utilizzo dell’esplorazione a chiunque sia interessato.
Il ROV verrà inoltre dotato di sensori ed apparecchiature in grado di prelevare campioni o di sondare parametri fisici/chimici al fine di controllare eventuali inquinamenti o semplicemente studiare l’habitat dei fondali esaminati. Per questi scopi la collaborazione tra gli studenti di elettronica, di informatica, ma anche dei chimici e dei ragazzi dell’Istituto Nautico può consentire di raggiungere realisticamente questi ambiziosi obbiettivi, sfruttando le competenze di tutti.
Il dispositivo che si intende realizzare sarà di tipo subacqueo idoneo quindi alle immersioni e sarà dotato di telecamera. Esso consentirà numerosi impieghi: l’esplorazione dei fondali e degli ambienti marini ai fini della salvaguardia ambientale, la visione dello stato delle chiglie di imbarcazioni o la possibilità di rintracciare la presenza di eventuali relitti. Se dotato di un braccio, potrebbe anche essere in grado di effettuare recuperi o prelievi.
All’ interno del Polo tecnologico, di cui fa parte l’ ITIS , è presente anche un Istituto Nautico, che dispone dei mezzi per testare il prototipo direttamente in mare, utilizzando l’imbarcazione in dotazione all’Istituto.
Le applicazioni del ROV, come detto sopra, sono numerose e il nostro prototipo potrebbe essere utilizzato dagli operatori marittimi, compresi i centri di diving, che rappresentano una grossa percentuale dell’economia della nostra città.
Tutte le fasi dell’attività di crowdfunding sono state elaborate durante l’esperienza di alternanza scuola lavoro degli studenti della classe IV ITIS corso elettronica e si sono mostrate un’utile palestra per la futura imprenditorialità. Il crowdfunding infatti sarà una delle principali risorse per finanziare imprese innovative”.