Anche ad Imperia è in atto lo sciopero nazionale del personale delle Province e delle Città metropolitane indetto dalle Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. L’azione prevede in giornata un presidio a Roma, in piazza Montecitorio e in tutte le sedi delle Amministrazioni delle città capoluogo di provincia. Il Presidio dei delegati della nostra Provincia terminerà alle 12 presso il Palazzo della Prefettura.
“La scelta dello sciopero, per quanto gravosa per cittadini e lavoratori – evidenziano i sindacati - è ormai inevitabile di fronte alla situazione che si è venuta determinando in questi anni per le Province e le Città Metropolitane”. Cgil, Cisl e Uil hanno sempre contestato il merito e le modalità della riforma di questi enti, perché, anche se persuasi della necessità della loro riorganizzazione, non hanno condiviso un approccio che si è mostrato molto più interessato ai tagli delle risorse che alla corretta allocazione delle funzioni”.
"La riforma delle Province non è stata indolore per i nostri dipendenti: la metà è stata spostata verso altre pubbliche amministrazioni, e chi è rimasto ha dovuto farsi carico di assistere i Sindaci Presidenti nella costruzione dei nuovi enti, in un clima di crisi e continue incertezze. La propaganda contro le Province ha toccato direttamente la vita dei dipendenti. Ora è il momento di assicurare una visione di prospettiva: la prossima Legge di Bilancio deve garantire le risorse necessarie per i servizi essenziali e restituire quell'autonomia organizzativa necessaria per valorizzare il personale".
Lo ha detto il Presidente dell'Upi Achille Variati, esprimendo il sostegno dell'Associazione ai dipendenti di Province e Città metropolitane impegnati oggi in una giornata di sciopero generale. "I ritardi di mesi del pagamento degli stipendi che si sono verificati in diverse Province a causa dei tagli insostenibili delle manovre economiche - ha sottolineato Variati - hanno determinato situazioni gravissime di allerta sociale, e la mancanza delle risorse necessarie per garantire i servizi ai cittadini rende impossibile al nostro personale di lavorare nelle condizioni adeguate a quelle di una istituzione della Repubblica. Per questo - conclude Variati - ci aspettiamo che la prossima Legge di Bilancio 2018 - 2020 metta fine a questo stato di precarietà. Il Governo e il Parlamento, con cui abbiamo avviato un confronto, devono assicurare risposte indispensabili sia in termini di risorse per garantire le funzioni fondamentali e per far ripartire gli investimenti locali, che per ripristinare l'autonomia organizzativa, eliminando i vincoli sul personale e consentendoci di orientare la qualificazione del personale alla nuova 'mission' della Provincia".
Al termine del presidio i sindacati sono stati ricevuti dal Prefetto, al quale è stato consegnato un volantino con le motivazioni dello sciopero.