Attualità - 06 ottobre 2017, 07:14

Sanremo: lettera aperta al Sindaco per denunciare lo stato di abbandono del Cimitero Monumentale, intanto prosegue l’iter per i lavori dopo lo stanziamento da 200mila euro

“Il degrado non è iniziato nel maggio del 2017, ma alla fine del secolo scorso”. La risposta dell’Assessore Costanza Pireri

L'ingresso del Cimitero Monumentale

Torna d’attualità lo stato di abbandono del Cimitero Monumentale della Foce. Sono stati mesi complessi per il camposanto che ospita parte della storia matuziana, dopo la chiusura della primavera scorsa successiva a un sopralluogo dell’Asl. Senza dimenticare la conseguente scoperta di amianto.

Ora gli eredi di Marcello Ameglio, uno dei fondatori della Milano-Sanremo sepolto proprio al Monumentale, prendono carta e penna e scrivono al Sindaco Alberto Biancheri per chiedere che la sua Amministrazione faccia qualcosa. E, proprio in questi mesi qualcosa è stato fatto. Ma, intanto, ecco la lettera che la famiglia Ameglio ha inviato al Sindaco e alla nostra redazione, prendendo spunto proprio da un nostro articolo del 2015.

Al Sindaco del Comune di Sanremo: 'cliccando' su Cimitero Monumentale di Sanremo, ho trovato l’articolo del 6 gennaio 2015 su Sanremo News. Spero vivamente che lei e i componenti della sua Giunta non lo abbiano letto e quindi non abbiano coscienza di cosa rappresenta il Cimitero della Foce. La scrittrice riesce a raffigurare con una prosa efficace, momenti della storia politica, tecnica, sociale, letteraria, artistica che i sanremaschi in primis e i personaggi cosmopoliti che hanno scelto Sanremo per l’ultima parte della loro vita, hanno costruito e condensato nelle tombe del Monumentale. Altrimenti non si spiega questa Vostra incuria nei riguardi di un patrimonio così grande, universale, irripetibile, che purtroppo rappresenterebbe la conferma di quanto è stato scritto a pagina 10 del settimanale L’Espresso del 24 settembre: “Gli incompetenti: non si è mai visto un ceto politico così ignorante. Laureati compresi. Colpa della scuola? O di una selezione al contrario?

Si avvicina il 2 novembre, giorno dedicato alla commemorazione dei defunti: le Amministrazioni Comunali dei paesi e delle città italiane si apprestano ad accogliere i parenti di chi ci ha lasciato, incaricando gli addetti ad effettuare una manutenzione adeguata a questi luoghi della memoria. Ma a Sanremo no: le arcate del Cimitero Monumentale della Foce sono state da Lei dichiarate pericolanti e quindi recintate impedendone l’accesso. Il degrado delle stesse non è iniziato nel mese di maggio 2017 ma verso la fine del secolo scorso. La sua Amministrazione e le precedenti non sono state in grado di attuare una benché minima manutenzione, lasciando che le strutture delle tettoie si sbriciolassero nel tempo e intervenendo con una ordinanza di chiusura temporanea solo dopo la segnalazione dell’ASL1 di Imperia per altro limitata ai soli aspetti igienico-sanitari. E le strutture delle arcate a mare continuano a dissestare… Come nipote di Marcello Ameglio, uno dei tre fondatori della corsa ciclistica Milano-Sanremo, sepolto nell’arcata 66 assieme ai suoi congiunti e discendenti, devo rinunciare all’accesso? E come può ancora resistere il tetto della 66 viste le condizioni della confinante 65?

Parole chiare e che fanno riferimento all’evidente stato di abbandono che, come noto, è ben antecedente ai problemi della scorsa primavera. Anche se, a onor del vero, il Comune si sta muovendo per iniziare l’opera di riqualificazione del Monumentale. Nei mesi scorsi sono stati stanziati 200 mila euro per un primo intervento che, ovviamente, non potrà risolvere tutti i problemi del Cimitero, ma sarà un primo passo verso il recupero. Ora è in corso l’iter per arrivare a dare il via ai lavori, con gli uffici comunali e della sovrintendenza che stanno pianificando l’intervento con le ormai consuete lungaggini burocratiche.

Abbiamo quindi chiesto una risposta all’Assessore con delega ai Cimiteri Costanza Pireri che ai nostri microfoni ha dichiarato: “Stiamo valutando come poter investire le risorse in modo condiviso con le belle arti e sembra che ci siano stanziamenti anche da parte loro per fare qualcosa. Mi sono incontrata di recente con i tecnici della sicurezza in modo da dare un accesso sicuro per le celebrazioni dei defunti”.

“Siamo arrivati, non senza difficoltà, a progettare lavori di pulizia nella zona attualmente recintata – ha aggiunto l’Assessore – è il minimo che possiamo fare per dare un po’ di accoglienza, poi spero che ci sia una progettualità tecnica”.

Pietro Zampedroni