Politica - 21 settembre 2017, 07:21

Ventimiglia: il ‘prestito d’onore’ non convince il M5S, Malivindi “L’iniziativa è buona, ma rischia di essere una misura iniqua”

Il M5S si riserva la possibilità di apportare degli emendamenti alla pratica che verrà discussa in Consiglio comunale: “Per far sì - continua - che si riesca a dare questi prestiti con maggiore giustizia e non solo con il criterio cronologico della presentazione delle domande.”

“L’iniziativa è buona, ma rischia di essere una misura iniqua”. A dirlo è Silvia Malivindi consigliere d’opposizione del M5S a Ventimiglia, in merito alla proposta del ‘prestito d’onore’ che proprio ieri si è discussa in commissione. Una misura apprezzabile per la Malivindi, ma che ha bisogno di essere migliorata per non rischiare di ottenere l’effetto contrario. 

Il regolamento che è passato in commissione e che arriverà in Consiglio comunale, disciplina uno strumento attraverso il quale il Comune di Ventimiglia, in alternativa a contributi assistenziali in denaro, potrà concedere prestiti sull’onore (entro un limite prestabilito), consistenti in un finanziamento a tasso zero, a favore di cittadini residenti che versino in condizioni sociali di temporanea difficoltà economica ed a rischio di emarginazione e d’usura. 

Un’iniziativa sicuramente importante, ma che porta con sé qualche margine di miglioramento secondo il consigliere Malivindi: “Visto che la disponibilità finanziaria sarà minima - spiega - e potrà anche essere solo di 30 mila euro, a beneficiare di questo prestito potrebbero essere anche solo sei persone. Chi saranno questi fortunati?” 

Il consigliere Malivindi pone l’attenzione sulla realtà reddituale di molti ventimigliesi rispetto ai parametri con cui l’Assessore al Bilancio Franco Faraldi, ha stilato il regolamento relativo al prestito d’onore: “Non si rende conto - continua la Malivindi - che ci saranno molte persone ad avere diritto a questo prestito, proprio perché ci sono molti cittadini con un Isee inferiore a 18 mila euro, soglia che inizialmente era stata addirittura fissata in 26 mila euro e che è stata ridotta a seguito di una riflessione fatta in sede di commissione. Per questa ragione, invito tutti coloro che hanno un Isee fra il 10 mila e i 18 mila euro, a presentare domanda.” 

Una distribuzione, quella del ‘prestito d’onore’ che, secondo la Malivindi, potrebbe non rispecchiare i reali bisogni di chi ne fa richiesta, se non regolamentato da alcuni requisiti: “Il problema - continua - è che, siccome non si tratta di un bando, non sono stati messi dei criteri di aggiudicazione, come ad esempio il reddito più basso, la presenza di figli a carico, la priorità per famiglie monoreddito. Vorrei lodare l’iniziativa, ma credo debba essere ispirata ad una maggiore giustizia sociale.” 

E’ per queste ragioni che il M5S si riserva la possibilità di apportare degli emendamenti alla pratica che verrà discussa in Consiglio comunale: “Per far sì - continua - che si riesca a dare questi prestiti con maggiore giustizia e non solo con il criterio cronologico della presentazione delle domande.” 

Simona Della Croce