Al Direttore - 05 settembre 2017, 07:31

Ventimiglia: bus sostitutivo si ferma lontano dalla fermata prevista, la protesta di una nostra lettrice

Una nostra lettrice, Lidia Canova, ci ha scritto per segnalare un disservizio di Trenitalia:

“Nel primo pomeriggio di ieri mio padre, di 80 anni, ha preso regolarmente il bus sostitutivo alla stazione di Limone Piemonte per recarsi a Bevera. Le indicazioni affisse nelle stazioni ferroviarie interessate dal servizio sostitutivo dapprima indicavano come punto di raccolta per la stazione di Bevera, via alla Stazione. Successivamente è stato comunicato un nuovo punto di raccolta nei pressi di via San Rocco dietro la ‘Metro’ (carico e scarico merci). La modifica è stata resa necessaria presumibilmente in quanto risulta impossibile per un bus raggiungere Bevera in quanto è presente un sottopasso stretto e basso. Preso atto della modifica e consapevole della distanza tra il punto di fermata e la stazione, mio padre è salito sul bus ma al momento della discesa l’autista si è fermato sulla Statale 20, ad oltre 1 Km dalla stazione ferroviaria, e non nel punto indicato dalle ferrovie. Verbalmente ha comunicato che quello era il punto di fermata concordato con le ferrovie. Come si può ben notare da Google Maps, il punto di fermata risulta essere assai pericoloso, dove non sono presenti né marciapiedi né attraversamenti pedonali. Inoltre è un tratto di scorrimento molto frequentato in quanto a breve distanza inizia il tratto autostradale A10. Oltretutto il conducente del bus ha comunicato che il punto di raccolta è lo stesso anche per la tratta Bevera-Limone Piemonte dove l’attraversamento in sicurezza è impossibile in quanto la fermata si trova tra due semicurve e sono presenti 4 corsie”.

“A questo punto mi domando dov’è il servizio pubblico e chi controlla?  E’ possibile che una persona per di più anziana venga lasciata in punto pericoloso e diverso da quello comunicato oltretutto ben conosciuto dagli abitanti del lungo per i numerosi incidenti stradali avvenuti? Mi viene d’istinto pensare che Trenitalia abbia tra i sui primi pensieri la sicurezza del passeggero e che conosca l’importanza del ruolo pubblico che svolge, e che tale episodio non si ripeta nei prossimi 8 mesi per evitare quella che a mio avviso è una vera e propria omissione di pubblico servizio!”

Carlo Alessi