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Al Direttore | 15 agosto 2017, 09:12

Sanremo: la storia del monumento a Orazio Raimondo nelle parole di Andrea Gandolfo

Nel febbraio 1920 venne costituito un comitato nazionale d’onore per promuovere l’erezione del monumento

Lo storico Andrea Gandolfo

Lo storico Andrea Gandolfo

L’idea di erigere un monumento in Sanremo a Orazio Raimondo iniziò a concretizzarsi già a poche settimane dall’improvvisa scomparsa dell’avvocato e uomo politico matuziano, quando la proposta fu sostenuta in modo particolare da un gruppo di amici ed estimatori dello scomparso.

Nel febbraio 1920 venne costituito un comitato nazionale d’onore per promuovere l’erezione del monumento, a cui aderirono illustri personalità del mondo politico, militare e accademico, tra i quali Luigi Albertini, Giovanni Amendola, Ivanoe Bonomi, Enrico Caviglia, Mario Missiroli, Vittorio Emanuele Orlando e Antonio Salandra, mentre a Sanremo veniva contemporaneamente fondato un comitato esecutivo formato da autorevoli esponenti delle istituzioni locali, associazioni combattentistiche, organi di stampa, organizzazioni studentesche e sindacali, allo scopo di attivarsi per la realizzazione del monumento.

Dopo la rilevazione della maschera del defunto da parte dello scultore Vincenzo Pasquali e l’inizio della raccolta dei fondi, l’esecuzione dell’opera venne affidata a Leonardo Bistolfi, già amico fraterno dello stesso Raimondo. Lo scultore piemontese realizzò quindi una statua bronzea dell’uomo politico sanremese nella fase finale della sua attività artistica. Secondo una voce circolata all’epoca, Bistolfi, ultimato il monumento nel 1932 avendone modellato solo il busto, sarebbe morto l’anno successivo e i suoi eredi avrebbero fatto aggiungere il resto della figura ad un anonimo e mediocre scultore.

Il monumento venne però inaugurato soltanto la mattina del 21 febbraio 1960 in uno spiazzo dei giardini comunali ubicati lungo corso Salvo D’Acquisto davanti al Morgana, alla presenza delle massime autorità locali e di un folto pubblico, che ascoltarono l’orazione ufficiale tenuta dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Genova Andrea D’Andrea. L’uomo politico sanremese è ritratto in piedi con la mano destra sul petto, in atteggiamento oratorio, sopra un piedistallo posto sulla base del monumento, priva di bassorilievi e su un lato della quale è incisa la semplice dicitura: «Sanremo a Orazio Raimondo 1875-1920».

 

Dott. Andrea Gandolfo

Redazione

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