Sanremo: destino dell’asilo “Sacro Cuore” di Bussana, le famiglie attendono fiduciose mentre la Curia sta visionando la convenzione con il Comune

C’è un nuovo passo avanti nella delicata vicenda che vede al centro l’asilo “Sacro Cuore” di Bussana.
Dopo i molti incontri tra il Comune di Sanremo e la Diocesi siamo ora alle carte da firmare per l’ipotesi dello spostamento dell’asilo alle Opere Parrocchiali, nel centro del paese. Ma, stando a quanto lamentano i genitori di Bussana, pare che la convenzione sia da due settimane negli uffici della Curia senza novità alcuna.

Dicono le famiglie di Bussana in una nota: “Nonostante siano trascorsi ormai più di due mesi dalla notizia della possibile chiusura dell’asilo di Bussana, noi genitori non ci siamo ancora arresi e siamo sempre qui in attesa di sapere se a settembre ci verrà ancora data la possibilità di lasciare i nostri figli in paese”.

“Ringraziamo infinitamente il Comune per l’interesse dimostrato alla nostra causa – proseguono le famiglie – e preghiamo il Vescovo affinché sciolga le ultime riserve e ci dica se è intenzione della parrocchia continuare a garantire a tutta la nostra comunità l’importantissimo servizio della scuola dell’infanzia. Nel corso delle trattative si sono trovate diverse soluzioni e tutte realizzabili. La volontà di noi genitori di portare avanti il progetto iniziato da Don Lombardi c’è ed è ancora forte, ci auguriamo che sia lo stesso anche per le altre parti interessate”.

La versione della Curia arriva dalle dichiarazioni del Vescovo Mons. Antonio Suetta: “La convenzione è ancora nelle mani del nostro consulente legale, stiamo valutando. Stiamo mettendo a punto la convenzione in modo che riproduca fedelmente quanti ci siamo detti a voce con il Comune”.

Non si tratta, quindi, di una situazione di stallo. La Curia vuole solo verificare il documento prodotto dal Comune prima di firmarlo.
In mezzo c’è l’attesa delle famiglie di Bussana che sperano nella soluzione delle Opere Parrocchiali per scongiurare la sparizione del “Sacro Cuore di Gesù”.