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Politica | 26 luglio 2017, 14:32

Imperia: soppressione del nuoto agonistico in piscina, si valutano proposte da altre realtà societarie locali

Dall’incontro odierno emergono delle proposte da altre società sportive disposte a prendersi in carico le attività del nuoto agonistico e a trovare una soluzione all’attuale problematica.

Imperia: soppressione del nuoto agonistico in piscina, si valutano proposte da altre realtà societarie locali

Continua la querelle sul nuoto agonistico alla piscina 'Felice Cascione', dopo la lettera inviata dai genitori dei ragazzi tesserati con la società Rari Nantes al Comune di Imperia, al Coni e i confronti delle scorse settimane, questa mattina si è tenuto un nuovo incontro a cui hanno preso parte l’Assessore allo Sport Simone Vassallo, il delegato provinciale del Coni Alessandro Zunino e una numerosa delegazione di genitori.

Dall’incontro odierno emergono delle proposte da altre società sportive disposte a prendersi in carico le attività del nuoto agonistico e a trovare una soluzione all’attuale problematica.

La vicenda, ricordiamo, riguarda la soppressione, da parte della Rari Nantes, del nuoto agonistico in piscina per i ragazzi di età superiore ai 13 anni.

Il caso ha fatto andare su tutte le furie i genitori che chiedono il rispetto del contratto stipulato tra il Comune e la Rari per la gestione della piscina.

I genitori ricordano al Comune i doveri della società, nel rispetto dei principi di uguaglianza tra le discipline, nell’accordo che prevede la concessione alla Rari fino al 2023. In particolare citano l’articolo 1 del contratto secondo il quale la concessione debba prevedere lo svolgimento di “ogni attività tesa a diffondere la pratica del nuoto nel territorio comunale” e che “la gestione dell’impianto sportivo oggetto della concessione è da considerarsi a ogni effetto servizio pubblico locale”.

“Come Coni dobbiamo garantire la promozione e lo sviluppo dello sport, cercando altre soluzioni al problema che si è presentato per andare incontro alle esigenze di tutti – spiega Alessandro Zunino, delegato provinciale del Coni - Non ci sono contrapposizioni né con le società né col comune, si cerca soltanto di favorire lo sviluppo del movimento sportivo”.

“Non siamo noi i soggetti deputati a trovare delle soluzioni, semplicemente cerchiamo di fare delle proposte e di favorire un accordo”.

“Abbiamo ottenuto oggi questo incontro sotto l’egida del Coni come avevamo richiesto - spiega Mauro Bosticco, uno dei genitori - Sono state valutate quelle che possono essere delle possibilità per continuare le attività all’interno della piscina ‘Cascione’ tra cui delle proposte che sono emerse da altre realtà societarie locali, le quali dovranno avere cura di inoltrarle alla Rari Nantes”.

“Noi come genitori non abbiamo programmato incontri con la Rari, la nostra funzione di rappresentanza si esaurisce oggi, chi andrà a contattare i vertici societari saranno appunto queste altre realtà, che cercheranno di trovare un punto di accordo”.

Andrea Gavi

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