Riceviamo e pubblichiamo la mail di un nostro lettore che chiede presidi di sicurezza antiterrorismo non solo per via Matteotti, ma anche per la piazza del mercato del martedì e del sabato.
Gentile direttore, ho letto la notizia riguardante l'apposizione dei nuovi "new jersey" all'ingresso di via Matteotti e la notizia non può fare che piacere nel vedere così tanta premura nell'Amministrazione Comunale e nella Questura nel porre attenzione sulla sicurezza delle persone quali avventori, proprietari di negozi, dipendenti o semplicemente turisti che tutti i giorni frequentano la centralissima via dello shopping. Mi lascia perplesso però il fatto che a Sanremo ci siano sempre due metri e due misure a seconda della zona della città. Per via Matteotti tutte le attenzioni per la sicurezza sono state prese per quanto riguarda invece il mercato settimanale del martedì e del sabato che si svolge nella centralissima piazza Eroi non è stato preso alcun provvedimento per la sicurezza delle persone sia in qualità di avventori sia in qualità di operatori. Non vi è alcun ostacolo per nessun tipo di veicolo. Dalla cima di via Pietro Agosti è un unico rettilineo fino nella parte bassa del mercato oppure dalla galleria Francia sopraggiungendo non vi è alcun ostacolo per la parte di mercato fronte tale galleria.
Non riesco a capire per quale motivo non vengono messi nei giorni di mercato "new jersey" di protezione agli accessi oppure semplicemente in modo più economico spostare il mercato in una zona più sicura ove sia più semplice controllare i varchi di accesso e bloccare eventuali intrusioni non autorizzate. Mi stupisco che la Questura ed il Comune non si siano mai resi conto di tale gravità nello svolgere un mercato in un luogo così aperto senza garantire un minimo di sicurezza con ostacoli come è stato fatto per via Matteotti.
Spero che queste poche righe vengano lette da chi deve garantire ed ha la responsabilità della sicurezza di noi tutti e che vengano presi provvedimenti in breve tempo prima di dove piangere per qualche "incidente".
Giuseppe