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Politica | 30 giugno 2017, 09:01

Ventimiglia: salta la discussione in Consiglio del regolamento per le alienazioni di beni immobili, Malivindi “Gestione superficiale della vicenda Civitas”

"Per l'ennesima volta, anche quando vogliamo andare a disciplinare un regolamento, non sappiamo neanche a cosa dobbiamo applicarlo. Mi sembra lo specchio della leggerezza con cui è stata gestita tutta la vicenda Civitas."

Ventimiglia: salta la discussione in Consiglio del regolamento per le alienazioni di beni immobili, Malivindi “Gestione superficiale della vicenda Civitas”

A pochi giorni dal Consiglio comunale di Ventimiglia durante il quale è stata ritirata la pratica in discussione relativa al nuovo regolamento per le alienazioni di beni immobili di proprietà comunale, il consigliere d'opposizione del Movimento 5 Stelle, Silvia Malivindi, torna su quanto discusso durante l'assise.

Alla base del ritiro della pratica da parte del Vice Sindaco Silvia Sciandra, vi era la richiesta da parte della Malivindi di applicazione o meno del nuovo regolamento ai beni della Civitas. Domanda a cui il Vice Sindaco ha rimandato al dirigente Cigna, non presente però in Consiglio per dare una risposta esaustiva. Da qui la decisione di ritirare la pratica in discussione ed eventualmente votarla in un secondo momento. La questione, però, non ha soddisfatto Silvia Malivindi che aveva già chiesto delucidazioni in merito, in sede di commissione consiliare.

“Questo regolamento – spiega – era stato presentato in commissione, dal momento che quello che abbiamo risale al 1998. Due anni fa quando venne venduto l'edificio dell'ex Enaip da parte del liquidatore di Civitas, quest'ultimo lo aveva fatto seguendo le direttive che gli erano state date dai commissari, poi arrivò un parere negativo da parte dei revisori di Civitas, rispetto a questa vendita, effettuata in deroga a quanto previsto dal regolamento sulle alienazioni patrimoniali del nostro comune. Perché fecero questo? Essendo Civitas 100% pubblica, tale regolamento avrebbe dovuto essere applicato anche i beni della partecipata.

Alla mia domanda sull'applicabilità del regolamento alle partecipate comunali, mi viene risposto dalla dott.sa Del Becaro che avrebbe dovuto chiedere al dirigente. Teniamo anche conto del fatto che l'applicabilità o meno cambierebbe tutto, anche perché il comune di sua proprietà diretta, ha solamente l'ex caserma della Guardia di Finanza a Sealza, mentre la Civitas ha moltissimi beni.

Il Consiglio comunale di qualche giorno fa è arrivato un mese dopo la commissione – continua la Malivindi - quindi avrebbero avuto tutto il tempo per verificare la cosa. Faccio la stessa domanda al Vice Sindaco Sciandra, la quale mi risponde che probabilmente è così, ma non può affermarlo con certezza perché non c'è il dirigente, quindi propone il ritiro della pratica. Vorrei sottolineare anche che il dirigente Cigna è poi è arrivato in Consiglio, pochi minuti dopo.”

Risposta che, quindi, non soddisfa Silvia Malivindi. Necessaria, secondo quest'ultima, sarebbe una modifica al regolamento capace di dare un ruolo preciso all'Amministrazione, dunque, alla parte politica, in sede di alienazione di un bene comunale. “Vorrei sottolineare – continua la Malivindi - come la modifica di questo regolamento sia stata nuovamente trattata con la superficialità che questa Amministrazione ha avuto con la Civitas. Per l'ennesima volta, anche quando vogliamo andare a disciplinare un regolamento, non sappiamo neanche a cosa dobbiamo applicarlo. Mi sembra lo specchio della leggerezza con cui è stata gestita tutta la vicenda Civitas.

Chiedo comunque che la politica non stia a guardare le alienazioni che fa il liquidatore, tutto si gioca nella delega. Nel momento in cui si mette in liquidazione una partecipata che ha un grande capitale, come nel caso della Civitas, non si può delegare il liquidatore in modo così ampio. Se avessimo avuto una delega più precisa, chiedendo la presenza del Sindaco o un passaggio in Consiglio comunale all'atto della vendita, forse le cose sarebbero andate diversamente. Non ci si può affidare ad un liquidatore privato che segue le norme di diritto privato."

Queste sono le proposte di modifica al regolamento delle alienazioni patrimoniali che il consigliere Malivindi ritiene fondamentali: i tre tentativi d'asta, l'indicazione della destinazione urbanistica del bene che si vende, nonché un controllo della parte politica, nella persona del Sindaco o con un passaggio in Consiglio comunale, all'atto della vendita.

 

Simona Della Croce

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