Attualità - 24 giugno 2017, 09:37

Sanremo: il 22 giugno scorso il concerto dell'Orchestra Giovanile della Pigna e della Giovane Orchestra della Riviera dei Fiori Note Libere

La bellissima occasione è stata patrocinata e favorita dal comune di Sanremo, assessorato al turismo e alle manifestazioni

 

Il 22 giugno, in piazza Cassini a Sanremo, in occasione della Festa della Musica, l’Orchestra Giovanile della Pigna si è unita alla Giovane Orchestra della Riviera dei Fiori Note Libere per un emozionante concerto che ha visto per la prima volta i piccoli della Pigna suonare assieme ai loro coetanei più esperti dando vita ad una esibizione  in due parti; prima  quattro brani alla portata dei più piccoli, sostenuti da alcune parti della Giovane Orchestra, e poi un programma più corposo interamente eseguito dai giovani di Note Libere.

La bellissima occasione è stata patrocinata e favorita dal comune di Sanremo, assessorato al turismo e alle manifestazioni - che ha sostenuto interamente l'onere del contributo siae -  e dalle associazioni di riferimento di ciascuna delle due orchestre: Mappamondo e Pigna Mon Amour per l'Orchestra Giovanile della Pigna e  l'Associazione "Scuola di Musica Città di Sanremo" in collaborazione con l’Associazione “Corpo bandistico Città di Sanremo” e la sua Presidente Maria Pia Tarditi Perret, per la Giovane Orchestra Note Libere.

I due gruppi musicali presentano numerose analogie, soprattutto nella strategia educativa che sottende alla loro azione, avendo ambedue assunto come punto di riferimento il  progetto venezuelano (nato negli anni settanta dello scorso secolo) di educazione musicale e orchestrale del maestro José Antonio Abreu  il  quale ha più volte dichiarato:  “Suonare in un’orchestra, in un gruppo, cantare in un coro è molto di più di studiare la musica: significa entrare in una comunità che si riconosce come interdipendente e persegue insieme uno scopo. È un formidabile mezzo di relazione che ti coinvolge a livello intellettuale, emotivo e fisico e ti cambia la vita.”

Queste parole del maestro venezuelano rappresentano bene le intenzioni dei due gruppi orchestrali che - ognuno per strade diverse - sono giunti a collegare l’apprendimento individuale e l'esperienza della musica d'assieme come mezzo per potenziare al massimo grado il percorso dei ragazzi e delle loro famiglie, perché suonare insieme richiede abilità, umiltà, disciplina: cioè insegna che l'unico modo per sfangarla in questo clima buio è collaborare e raggiungere la mèta tutti insieme, ovvero l'orchestra come metafora di una società eticamente sana.

Nata alla fine del 2012 l'Orchestra giovanile della Pigna è entrata a far parte dei Nuclei delle Orchestre e Cori giovanili in Italia onlus, fondati da Federculture e dalla scuola di Fiesole. Secondo il modello venezuelano la scuola della Pigna offre gratuitamente lezioni e strumenti a tutti i bambini che desiderano imparare a suonare e crescere insieme con la musica, cercando di offrire a tutti il migliore insegnamento possibile. In questi anni molti insegnanti, tutti volontari, hanno contribuito alla crescita dei piccoli musicisti: attualmente gli insegnanti coinvolti sono Lucia Pappalardo, Wynneford Potter, Andrea Summers, Luisa Dotto, con la collaborazione di Fabio Bobbio, Paola Silvano e Davide Frassoni.

Per parte sua l’Associazione “Scuola di Musica Città di Sanremo”, che si propone di promuovere la conoscenza e l’abilità strumentale dei bambini e dei giovani sia a livello professionale che amatoriale, ha accolto in sé il nucleo già ben operante della Giovane Orchestra Note Libere che ha già riscosso numerosi successi sul territorio. Gli insegnanti coinvolti nel progetto sono Adriano Meggetto, Fabrizio Ragazzi, Cristina Orvieto, Sergio Basilico, Mariano Dapor, Fabiano Cudiz.

L'educazione e la disciplina che vengono impartite a questi giovani attraverso la musica sono la linfa vitale per mezzo di cui un territorio può sperare di sollevarsi oltre i livello medio generale della nostra nazione, che non solo non valorizza ma ostacola il lavoro di questi insegnanti ed educatori rendendolo difficile e faticoso e, in definitiva, ponendo una grave ipoteca sul futuro dei nostri ragazzi più meritevoli.  Senza aiuto da parte dello stato e delle istituzioni, ogni risultato diventa il prodotto di uno sforzo singolo, generato da insegnanti in perpetua lotta con un sistema che ci vuole tutti egualmente mediocri e incatenati a consumare senza pensare. Ma la musica fa pensare, eccome! E finché anche un solo insegnante di musica resterà in circolazione non tutto sarà perduto. Grazie dunque da parte di tutta la città - che ne sia consapevole o meno -  per questo vero e proprio tesoro di teste pensanti, di manine che corrono sui tasti e sulle corde, di allegria e di gioventù che forse ci salverà dalla melma culturale in cui siamo immersi, se sapremo aiutarli e valorizzarli.

 

C.S.