"In relazione alla mozione presentata dal nostro consigliere Alessandro Casano, sulla Caserma Crespi e sull’utilizzo della foresteria come centro di accoglienza non permanente, ci preme fare alcune considerazioni, onde evitare che ci siano fraintendimenti e strumentalizzazioni politiche".
Interviene in questo modo Fulvio Giribaldi, segretario imperiese di Fratelli d’Italia-An, che prosegue: "Il nostro partito, Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale, non è contrario tout court all’accoglienza di cittadini stranieri che fuggono dalla guerra e dalla miseria, e altresì conosce benissimo il livello di emergenza umanitaria che stiamo vivendo. A tal proposito crediamo sia importante fare chiarezza sugli intenti dell’amministrazione comunale per renderne partecipi i cittadini imperiesi che , ci sembra, abbiano gia’ dimostrato e stiano dimostrando un alto grado di tolleranza. Per evitare di creare spiacevoli incomprensioni critichiamo la modalità esecutiva della pratica , con l’aggiramento del necessario cambio di destinazione d’uso dell’immobile che avrebbe previsto una variante urbanistica, e passaggio obbligatorio attraverso una delibera della Regione Liguria (che si sarebbe opposta, come noto, dalle dichiarazioni del Consigliere della Lega Nord Alessandro Piana e dall’Assessore competente Marco Scajola)".
"Anche il Consigliere Servalli, nonostante l’arringa un po' retrò su leit motiv nostalgici e ripetitivi degli ultras della sinistra nei confronti del nostro consigliere comunale, ha dichiarato 'Anche noi siamo contrari a un centro di accoglienza nell’ex Caserma Crespi, perché sarebbe un ghetto…L’operazione dell’ex Caserma Crespi non è chiara, è giusto chiedere un maggior approfondimento'. La reazione del Consiglio Comunale di Imperia alla mozione, bocciata, è stata in qualche modo sorprendente negli interventi, soprattutto della Maggioranza. La consigliera Mezzera, capogruppo del PD ha liquidato velocemente l’argomento con un 'sarebbe meglio aiutarli a casa loro' e un 'visto che ci sono privati che speculano su questi poveretti, affittando a cifre esorbitanti alloggi alle Cooperative, destiniamo allora un edificio pubblico per lo stesso obiettivo'. Ma è l’intervento del Primo Cittadino che crea qualche perplessità. il distinguo tra “foresteria e Caserma Crespi”l’abbiamo ben chiaro".
"Il problema purtroppo - termina Giribaldi - è che essendoci poche strutture vocate all’accoglienza, con molta facilità vengono occupate zone o edifici anche se non sono stati preparati a dovere, cosa già avvenuta in molte città italiane. Proprio non lontano da qui, a Ventimiglia, come giustamente ricordato dalla Consigliera Poillucci, il Centro della Caritas contiene un volume di persone superiore a quello preventivato in origine, quindi c'è il rischio di vedere anche ad Imperia 'occupate' le zone limitrofe della foresteria ristrutturata ed allestita per 37 migranti come 'Centro di permanenza non continuativa per prima accoglienza e smistamento con locali di assistenza sanitaria'. In definitiva pensiamo che la tematica sia importante per i cittadini di imperia e per gli stessi migranti, servirebbe quindi una seria discussione che possa fare chiarezza senza esacerbare gli animi. Il tentativo da parte di De Bonis, segretario PD, che 'folgorato sulla via di Damasco' (già che c’era avrebbe potuto anche citare qualche passo evangelico…) di ghettizzare Fratelli D’italia in un estremismo che non gli appartiene, tirando per la giacca il coordinatore cittadino di Forza Italia Antonello Ranise, è stato veramente inopportuno. Aspettando domenica mattina il segretario Antonio De Bonis alla funzione delle 12 auguriamo a tutte le forze politiche una pacata e ragionevole riflessione".