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Al Direttore | 07 giugno 2017, 09:18

Sanremo: raccolta differenziata e problemi, il punto di vista di un villeggiante "Un solo giorno alla settimana non è sufficiente"

Il lettore Stefano Musso offre una chiave di lettura sulla raccolta differenziata a Sanremo, dal punto di vista di un turista.

Il lettore Stefano Musso offre una chiave di lettura sulla raccolta differenziata a Sanremo, dal punto di vista di un turista.

"Vorrei offrirle il punto di vista di un piemontese che si reca occasionalmente a Sanremo in qualità di villeggiante. La prima questione su cui intendo porre l'attenzione è che la suddetta raccolta, qualora si volessero mantenere le modalità attuali, dovrebbe essere riorganizzata almeno per quanto concerne la frequenza dei ritiri di rifiuti indifferenziati e plastica. Un solo giorno a settimana non è sufficiente. Oltre a portare obbligatoriamente ad un accumulo di scarti maleodoranti (indifferenziato) e ad una montagna di plastica a stento contenuta nel grande sacco giallo, obbliga chi non risiede regolarmente come il sottoscritto a trasportare (in auto, con le conseguenze che può immaginare...) la spazzatura nella città di origine se non gli è possibile conferire gli stessi rifiuti in discarica - ad esempio di domenica - oppure ad abbandonare gli stessi sacchi per più giorni accanto ai cassonetti di carta e umido previsti per i condomini o, peggio (e qui si rientra presumo nell'illegale) accanto a quelli per il vetro disseminati in vari luoghi in città. La seconda questione riguarda l'approntamento di più numerose e complete isole ecologiche, non solo nelle zone centrali sì popolose ma abitate prevalentemente da residenti, bensì nelle zone dense di "seconde case" dove rispettare le regole, proprio in virtù di arrivi e partenze che possono non coincidere col calendario dell'Amaie, si rendono quanto mai indispensabili. Spero che per la prossima estate, quando la popolazione nella Città dei fiori raddoppia o triplica, l'Amministrazione comunale tenga conto di tutte le segnalazioni e proteste di cui stiamo tempestando le redazioni dei giornali".

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