Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 07 giugno 2017, 17:00

Molto rifiuto per nulla

Il pattume tiene banco in provincia d’Imperia, fanalino di coda regionale della raccolta differenziata nel 2016: non riusciamo neppure a superare il 40% complessivamente (38,22% per essere pignoli), come mostrano i dati pubblicati sul nostro giornale.

Molto rifiuto per nulla, perché le buone pratiche di gestione della rumenta restano un miraggio nella maggior parte delle città. Non a Taggia o Bordighera, ad esempio, due degli unici quattro comuni - il gruppetto conta anche Seborga e Montalto - che sono riusciti a valicare una cima insormontabile per tutti gli altri, quella del 70% o più di raccolta differenziata.

Il problema è dato, con ogni puzzosa evidenza, dalle molteplici e fuorvianti definizioni di spazzatura che circolano nella nostra demerita provincia. Per taluni sanremesi (quelli incivili che ignorano le regole), i rifiuti sono ammassi di sacchi variopinti ma ugualmente indifferenziati, che è lecito impilare per strada causa pigrizia o menefreghismo.

Breve appunto sul sistema porta a porta: la raccolta domiciliare in sé è una buona cosa, SE organizzata correttamente, SE fatta rispettare, SE i cittadini mettono un po’ di buona volontà per modificare le loro abitudini, SE l’amministrazione corregge gli errori che inevitabilmente si presentano nelle fasi di rodaggio.

Per chi è in campagna elettorale, la spazzatura è un malloppo indigesto da sbolognare. Secondo il candidato sindaco di Taggia della lista “Insieme”, Mario Conio, Taggia rischia testualmente di diventare la “pattumiera provinciale” con il futuro biodigestore (non voglio tediarvi nuovamente sul perché lo ritengo utilissimo: potete rileggere I promessi rifiuti). Conio, quindi, vorrebbe ridiscutere i termini della convenzione con la Provincia e modificare il progetto dell’impianto.

Allora non è ben chiaro, ad esempio, cosa dovremmo fare del rifiuto urbano residuo (RUR): incenerirlo in qualche altra regione? Siamo così Nimby da non volere un impianto di trattamento “a freddo”, che ci consentirebbe finalmente di non aprire più discariche nei prossimi anni?

In sintesi, siamo ancora lontanissimi dal considerare i rifiuti come una risorsa - grazie al recupero e riciclo - anziché un terribile fastidio quotidiano. Per fare un fiore, ci vuole tutto, purché sia nel cortile di qualcun altro, amano ripetere i furbetti della spazzatura.

Luca Re