Verranno presentati domani, dal Consigliere di ‘Imperia Cambia’ Paolo Re, al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale, tre ‘Question Time’ su altrettanti diversi argomenti.
Il primo riguarda la pista ciclabile sull’ex sedime ferroviario che si è rilevata negli ultimi anni un forte volano per lo sviluppo ciclo-turistico, con ricadute positive per il comparto ricettivo in genere.
Visto che ad Imperia esiste un unico tragitto riservato alle biciclette (salvo il tratto della ‘Incompiuta’) che percorre il Parco Urbano e che la pista ciclabile che dovrà occupare il sedime del vecchio percorso ferroviario non sarà di immediata esecuzione, Re chiede quali iniziative siano state prese dall’Amministrazione, per favorire la mobilità sostenibile, incentivare il turismo su biciclette, ed evitare disagi per pedoni ed automobilisti. Lo stesso Consigliere chiede il motivo per cui, nelle zone più frequentate (salvo alcune sporadiche eccezioni), non esistano sufficienti rastrelliere per la sosta delle biciclette.
Paolo Re chiede anche il motivo per cui non siano stati previsti, nelle zone più critiche per la circolazione o di maggior transito per raggiungere aree di interesse turistico, percorsi promiscui pedoni e ciclisti o navette attrezzate per il trasporto di ciclisti e biciclette (specie per il collegamento Imperia-San Lorenzo). Chiede se il Comune di Imperia si è dotato, al pari di molti altri Comuni, di strumenti normativi che prevedano la fattibilità e la regolamentazione di piste e tracciati ciclo-pedonali e, se sì, quali siano le disposizioni legislative in merito. Se più in genere sia stato predisposto nelle more del completamento della pista ciclabile e dunque nel periodo di transitorietà un ‘piano di ciclabilità’ cittadino e verso l’entroterra /Val Prino). Infine chiede quale indirizzo definitivo intende adottare l’Amministrazione in merito alle recenti polemiche sull’attraversamento di via Moirano (‘Passeggiata degli Innamorati’) da parte di mezzi ciclabili.
Il secondo riguarda l’area di sgambamento per cani da individuarsi nella zona del ‘Parco Urbano’: “Dopo alcuni incontri e numerosi ritardi – evidenzia Re - c’era stato comunque un impegno dell’Assessore competente in tal senso, successivamente riconfermato a seguito delle nostre continue sollecitazioni sfociate alcuni mesi fa in un altro Question Time”.
La pratica è stata approvata da tempo dalla Commissione Paesaggistica competente e quindi “Di fatto attualmente l’area viene utilizzata dai possessori di cani – dice Paolo Re - senza peraltro una adeguata regolamentazione, assolutamente necessaria non solo nell’interesse dei proprietari dei cani ma anche in quello di chi desidera passeggiare senza la possibile interferenza di cani privi di guinzaglio. Dovrebbe essere prerogativa di qualunque città civicamente evoluta, specie se turistica, dotarsi delle infrastrutture necessarie per l accoglienza degli amici a quattro zampe predisponendo zone adeguate, comode, attrezzate, mantenute e sorvegliate. Le Amministrazioni dovrebbero attivarsi da una parte per migliorare il senso civico dei proprietari dei cani e dall’altra per sanzionare i proprietari stessi qualora non rispettino le normative specie in materia di deiezioni (Basterebbe probabilmente qualche vigile in borghese). A nostro avviso andrebbero prese più seriamente ed affrontate con maggior celerità le richieste di una parte importante della nostra comunità cittadina, specie quando da una parte vanno incontro al sentire comune e dall’altra migliorano l’offerta turistica”.
Nel suo ‘Question Time’ Paolo Re chiede per quale motivo l’iter comunale della pratica in oggetto sia così lungo e si stia procedendo così lentamente; se ci siano delle responsabilità per un ritardo che appare inspiegabile; quali siano gli step e la tempistica prevista per quanto strettamente di competenza dell’Amministrazione Comunale.
Il terzo ‘Question Time’ riguarda il problema delle donazioni d’organi, sempre più pressante in quanto il numero delle donazioni è molto inferiore a quello delle richieste e ciò anche in considerazione del fatto che lo sviluppo delle tecniche chirurgiche sempre più permetterebbe di avvalersi di questa possibilità.
“Sicuramente lo sviluppo del senso civico di un paese e di una collettività si può misurare anche dalla capacità di superare, con un atto di donazione, quello che spesso è solo un timore psicologico senza alcun fondamento di razionalità. Ad oggi in Italia c’è una lista di attesa trapianti di circa 9200 persone, ovviamente in continua crescita, a fronte dei circa 3200 trapianti annui e 600 decessi per mancanza di trapianto. Con Legge 26/2/2010 n°25 e successive modifiche ed integrazioni ( decreto 21/6/2013 n°69 convertito in legge n° 98 del 9/8/2013 ) è stata prevista l’ opportunità per le Amministrazioni interessate di predisporre un sistema che preveda la possibilità, in fase di rilascio della Carta di Identità, di dichiarare la propria volontà di essere iscritti nelle liste nazionali dei Donatori di Organi. L’Amministrazione di Imperia con lungimiranza e senso civico e in accordo con l’Aido ha accolto l’invito e si è recentemente dotata degli strumenti necessari. Conseguentemente ad oggi si è arrivati ad un notevole incremento di coloro che optano per questa scelta. (Circa il 15% in più rispetto a chi si era già iscritto alle liste predisposte dalla Asl)”.
Il Consigliere Re sostiene che la possibilità di donazioni risulta ancora poco conosciuta e divulgata: “Nel nostro Comune esiste solo una piccola locandina in bianco e nero affissa sulla porta dell’ufficio competente per il rilascio delle carte di identità. A nostro avviso, andrebbe maggiormente pubblicizzata la possibilità di una scelta così importante anche nell’ottica di permettere a chi dovrà recarsi all’ufficio competente per il rilascio delle Carte di Identità di poter meditare e prendere in merito una decisione più ragionata che emotiva. Convinti che con poco si potrebbe salvare anche solo qualche vita in più e considerato che tra l’ ANCI e l’AIDO nazionale esiste un protocollo di intesa, chiediamo se sia possibile predisporre una cartellonistica più numerosa e qualitativamente di maggior profilo (più grande, colorata e di maggior impatto e attrazione visiva) da collocarsi nelle zone e nei punti della Casa Comunale di maggior frequentazione e passaggio e nelle Sedi distaccate. Se non si ritenga opportuno concordare con L’Aido di Imperia una presenza in grado di offrire informazioni ed idonea documentazione presso l’ufficio comunale preposto”.