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Attualità | 03 giugno 2017, 17:31

Badalucco: volontari sulla SP 548 per ripulire la strada dalla vegetazione invasiva, "Non si poteva andare avanti così"

Il nostro entroterra è ricco e vario, amato in tutto il mondo ma c’è bisogno di preservarlo. E’ impensabile pensare di fare turismo quando le vie di collegamento sono lasciate in stato d’abbandono.

Badalucco: volontari sulla SP 548 per ripulire la strada dalla vegetazione invasiva, "Non si poteva andare avanti così"

“Non si poteva andare avanti così”. una frase che lascia ben intendere le intenzioni dietro la decisione di un gruppo di giovani volontari di Badalucco che stamattina sono scesi sulla Strada Provinciale 548 per ripulire la strada dalla vegetazione che ormai era invasiva. I volontari sono un gruppo di giovani badalucchesi, armati di decespugliatore e tanta voglia di dare un segnale diverso alla comunità.

La situazione è nota. La Provincia non ha la possibilità di provvedere in toto alla manutenzione delle strade quindi l’unica soluzione per i paesini è quella di ricorrere ai suoi abitanti. Questo è quanto successo stamattina a Badalucco.

I volontari si sono svegliati all’alba con un obiettivo ripulire la provinciale nel territorio badalucchese, dalle Macine del Confluente fino in fondo al paese. Un’operazione che la dice lunga su come sia la situazione nell’entroterra e di come per fortuna ci siano ancora persone disposte a rimboccarsi le maniche per arrivare lì dove le istituzioni non riescono più ad intervenire.

“La situazione degli asfalti è penosa e la presenza di tutta questa vegetazione rende la strada ancora più pericolosa. Volevamo dare un segnale. Purtroppo di questi tempi devi intervenire in prima persona se vuoi migliorare le cose. Il Comune ci ha sostenuto in questa operazione mettendoci a disposizione il carburante ed il filo per il decespugliatore. Tutto il resto sarà un lavoro fatto con le nostre mani”.

La Valle Argentina ancora una volta dà l’esempio. Ricordiamo l’anno scorso quando un’analoga iniziativa era stata messa in atto a Molini di Triora. Il nostro entroterra è ricco e vario, amato in tutto il mondo ma c’è bisogno di preservarlo. E’ impensabile pensare di fare turismo quando le vie di collegamento sono lasciate in stato d’abbandono. Se lo Stato non interviene, l’amore per la propria terra rimane l’unica via di salvezza. Per Badalucco oggi è stato così. 

Stefano Michero

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