"Centrathus Ruber la chiamano i botanici che la individuano nella famiglia delle Valerianacee. E' la Valeriana Rossa o Camarezza comune, che in Liguria assume diversi nomi vernacolari: Canarosi (a Dolceacqua), Basan-a grassa (a Genova), Erba da vacche (a Voltri), Canna rezza (in Valle Arroscia), Cannerezza o Roccairoexe (a Porto Maurizio), Canna rossa (a Bordighera), Courelli (Montalto Ligure), Carnaccia a Sospello, Favoia (a Levanto). La sua descrizione botanica appare piuttosto dettagliata nei testi botanici, ma a chi è pratico delle nostre contrade riesce a riconoscerla sui rupi, nei vecchi muri. Ciò che più interessa è però altro: le sue foglioline tenere sono mangiate in insalata. Il rizoma in infuso freddo è utilizzato per problemi digestivi e nella cura dell'ansia (in Valle Argentina, rifacendosi ad un'antica tradizione locale). In genere, tuttavia, è usata come calmante per le palpitazioni cardiache, secondo un insegnamento popolare diffuso (in Val Nervia). L'uso alimentare è in insalata con le altre erbette selvatiche (commestibili) quando le foglie sono ancora tenere, altrimenti bollita (sempre in Val Nervia). Questa pianta costituisce uno degli elementi base del 'gattafin' (a Levanto, ma, a quanto pare, non solo lì).
Le sue proprietà medicinali sono in ogni caso più importanti, dal momento che la sua radice contiene alcune sostanze caratteristiche della valeriana, che, peraltro, non ne giustifica l'impiego come curativo dell'ansia. Dal sapore amaro rappresenta l'essenza del carattere ligure, che, talora manifesta una certa durezza, ma conserva in sé la radice profonda di un'anima che non potrebbe esistere senza principi, senza storia e senza origine. Anche questa piantina così eccentrica è immagine di un mondo che si fa terra e paese, cioè corrisponde al bisogno di ogni uomo di avere una radice. La radice, infatti, è punto di partenza, di origine e di principio di tutto, I liguri, come gli alberi. cambiano le foglie, ma non le radici; per dirla con Victor Hugo: cambiano le loro idee, ma conservano i loro principi. La radice è umile, lavora in silenzio, si nasconde sotto terra per dare splendore alla pianta anche con la sua amara natura. L'amaro della valeriana rossa contiene tutto questo significato simbolico.
Pierluigi Casalino".














