Attualità - 03 giugno 2017, 08:36

Vito e la cipolla egiziana ligure: un amore a prima vista.

Stefano Bicocchi ha visitato il vivaio di Marco Damele e gustato le preparazioni dello chef Federico Lanteri del Torrione di Vallecrosia

Stefano Bicocchi, in arte Vito il famoso scrittore e chef televisivo, accompagnato dal giornalista Claudio Porchia nel suo “tour enogastronomico” in Riviera alla ricerca di nuove eccellenze agricole, caratteristiche e tipiche, ha voluto fare una tappa significativa e simbolica nell’azienda floricola di Marco Damele a Camporosso, che oltre alla tradizionale coltivazione del verde ornamentale ha abbracciato con successo da un paio di anni la reintroduzione della ormai famosa e ricercata in tutta Italia, cipolla egiziana ligure, emblema di biodiversità ed entrata a far parte di recente anche dell’ Arca del Gusto di Slow Food. Un incontro particolarmente apprezzato da Vito, che ha potuto osservare da vicino ed assaggiare direttamente dall’orto, le caratteristiche di questa pianta, unica nel suo genere per gusto e sapore; dalla foglia al bulbo ai fiori, in un tripudio di meraviglia e curiosità. La visita a Camporosso s’è dimostrata un’ iniziativa utile e mirata per promuovere una capillare azione di sensibilizzazione della cultura del cibo, del valore della biodiversità e della nostra tradizione, come risorsa fondamentale per salvaguardare il nostro territorio e del futuro dell’agricoltura. Attraverso la visione diretta delle nostre eccellenze e di un nuovo mondo floricolo che guarda alla diversità biologica e alla reintroduzione di varietà orticole scomparse dal mercato, Vito ha potuto rendersi conto di persona della tipicità del nostro territorio, culla di emozioni e patria di gusti da preservare e promuovere. La scoperta della cipolla per Vito non si è limitata soltanto al vivaio e alla sua coltivazione, perché l’attore ha potuto apprezzarne l’utilizzo in cucina presso il ristorante il Torrione di Vallecrosia con le specialità a base di pesce abbinate a questa originale cipolla preparate dallo chef Federico Lanteri.