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Eventi | 01 giugno 2017, 07:25

Imperia: domenica prossima alla 'Fiera del Libro' la presentazione del volume 'Costumanze Intemelie'

“Costumanze Intemelie” cerca di delineare l’esistente in materia, proponendone la derivazione e la ipotizzabile evoluzione, nella perenne indagine verso il ritrovamento delle nostre radici.

Imperia: domenica prossima alla 'Fiera del Libro' la presentazione del volume 'Costumanze Intemelie'

Ad Imperia, in occasione della prossima “Fiera del Libro”, domenica alle 17.45 al gazebo “Oasi” di via XX Settembre, l’Editrice Alzani di Pinerolo presenta “Costumanze Intemelie - Storia, folclore e tradizioni nelle festività stagionali” lavoro di Luigino Maccario che segue gli eventi col sapore del tempo, lungo l’arco dell’anno.

“Con il riprendere della socialità, al termine del disastroso conflitto mondiale, la ritualità e le tradizioni del popolo intemelio hanno saputo conservare una costante vivacità, almeno fino al divenire del “miracolo economico”. In quella circostanza le famiglie sono state pesantemente distratte da modelli importati mediaticamente, molto efficaci nello stravolgere soprattutto i comportamenti giovanili. Col sopraggiungere della prima crisi energetica, un certo ridimensionamento delle tracce globalizzanti ha concesso spazi alla ripresa di antiche tradizioni nostrane, non del tutto sopite, che hanno dato conforto all’attuale ritualità sociale e pubblica”.

Dagli Anni Cinquanta, gli argomenti di storia e folclore inseriti dalla “Cumpagnia d’i Ventemigliusi”, sulle pagine de “La Voce Intemelia”, hanno mantenuto vitale l’argomento, permettendo ai Sestieri, nati con l’Agosto Medievale, di impegnarsi in ricerche storiche di ampia portata, che hanno contribuito a restituire integra la nostra memoria.

“Costumanze Intemelie” cerca di delineare l’esistente in materia, proponendone la derivazione e la ipotizzabile evoluzione, nella perenne indagine verso il ritrovamento delle nostre radici. Per di più, l’inconfondibile tratto artistico di Anna Maria Crespi rende praticabili visivamente alcuni degli argomenti descritti, rendendo l’opera un evento straordinario, come dice Mario Ascheri nel presentarla: “Le stagioni sono stravolte, lo lamentiamo sempre, ma qualcosa di originario è rimasto. Ci sono gli imprevisti (a volte ahimè drammatici), ma un sottofondo 'naturale' grazie a Dio rimane, nonostante tutti i vulnera che lo 'sviluppo' infligge alla Natura. E allora in ogni epoca le novità stagionali, dei lavori collettivi, dei mutamenti naturali e dei cibi disponibili hanno consigliato certe feste”.

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