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Attualità | 31 maggio 2017, 17:09

Imperia: agricoltura 2.0 nei nuovi progetti della Coldiretti, il futuro dell'associazione di categoria

Argomento “scottante” quello dell’oliva taggiasca, prodotto simbolo della nostra zona, che la Coldiretti ha intenzione di tutelare andando a scontrarsi con una normativa europea sul rilascio della DOP, la quale ad oggi non permette l’assegnazione di tale riconoscimento a questa varietà di pianta.

Imperia: agricoltura 2.0 nei nuovi progetti della Coldiretti, il futuro dell'associazione di categoria

Agricoltura 2.0, nei progetti della Coldiretti di Imperia percorsi di agricoltura sostenibile e di precisione e salvaguardia dell'oliva Taggiasca. Innovazione, sostenibilità e DOP per l'oliva taggiasca, questi i punti cardine della nuova Coldiretti che, con il suo nuovo direttore Domenico Pautasso e col Presidente Antonio Fasolo, hanno voluto illustrarci i percorsi futuri che intraprenderà l'associazione di categoria.

"L'alto numero di giovani imprenditori che si affacciano al mondo agricolo ci ha introdotti alla definizione 'tecnologica' di Agricoltura 2.0 - dichiara a Sanremo News il Presidente Fasolo - il loro concetto di agricoltura è radicalmente innovativo rispetto a quello attuale, e Coldiretti si inserisce in questo con la voglia di accompagnare le imprese verso un'agricoltura di precisione, ovvero sostenibile, controllata e a chilometro zero, che non inquina e che va incontro a un mondo di consumatori sempre più informato, colto e curioso. Punti importanti sulla sostenibilità riguardano un uso corretto del suolo, con uso limitato di presidi fitosanitari, concimazioni non spinte per mantenere il prodotto il più salubre possibile".

"Per attuare una buona politica per l'agricoltura di precisione bisognerebbe prima far forza sull'aspetto culturale, - dichiara il direttore Pautasso -  individuare le problematiche delle coltivazioni del nostro territorio e ottimizzare i metodi di trattamento delle produzioni, come per esempio sistemi di irrigazione vista la carenza di acqua”.

Argomento “scottante” quello dell’oliva taggiasca, prodotto simbolo della nostra zona, che la Coldiretti ha intenzione di tutelare andando a scontrarsi con una normativa europea sul rilascio della DOP, la quale ad oggi non permette l’assegnazione di tale riconoscimento a questa varietà di pianta. L’idea dell’associazione sarebbe quella di “aggirare” in modo del tutto lecito il problema andando ad assegnare un nuovo nome alla sola pianta del ponente ligure così da differenziarla dalle altre presenti in Europa, in modo da avere la denominazione di origine protetta e salvaguardare l’immagine del territorio e dare competitività economica al prodotto.

Andrea Gavi

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