Ventimiglia Vallecrosia Bordighera - 19 maggio 2017, 08:44

San Bartolomeo al Mare: nelle aree verdi collinari, in prossimità del torrente e nei parchi cittadini, si annidano zecche, pulci e zanzare

Complice un inverno tutt’altro che rigido, questi parassiti popolano in grande numero non solo le nostre colline ma anche le aree verdi cittadine sopratutto laddove l’erba è più alta.

I primi caldi e la bella stagione sono ormai arrivati e con essi, purtroppo anche pulci, zecche e zanzare che mettono a rischio la salute dei nostri amici a quattro zampe e la nostra. Giornate di sole, alternate da qualche giorno di pioggia, rappresentano il fattore ideale alla riproduzione di questi parassiti. È il tipico clima che da alcuni anni sta caratterizzando l'arrivo della stagione estiva nella nostra zona.

Complice un inverno tutt’altro che rigido, questi parassiti popolano in grande numero non solo le nostre colline ma anche le aree verdi cittadine sopratutto laddove l’erba è più alta. Si nutrono del sangue dei nostri amici a quattro zampe e non solo e a volte possono veicolare malattie che non devono assolutamente essere sottovalutate. Le pulci, responsabili di fortissimo prurito, possono causare anche dermatiti allergiche da curare con attenzione e in alcuni casi possono veicolare anche la tenia. Altro parassita temibile è la zecca, che rappresenta un pericolo non solo per cani e gatti ma anche per l’uomo. Appartiene alla famiglia degli aracnidi e in questo periodo dell’anno si sveglia dal letargo e si apposta all’estremità delle piante aspettando il passaggio di un animale o di un uomo. Dovete fare molta attenzione perché il morso della zecca può essere causa di diverse malattie come: borreliosi, ehrlichiosi e rickettsia.

Questi insetti nocivi, nella nostra zona, sono molto frequenti e rappresentano un pericolo reale. Dopo una semplice passeggiata in campagna o al parco giochi, si corre addirittura il rischio, di introdurre nelle nostre case i parassiti che possono depositare larve e uova per riprodursi nell’ambiente in cui noi viviamo. Per tutti coloro che si apprestano a recarsi in aree a rischio il consiglio è di vestirsi con abiti chiari che rendano più facile l’individuazione dei parassiti facendo attenzione a coprire le gambe con calze chiare. Al termine dell’escursione, dovrete sempre effettuare un attento esame visivo e tattile della pelle, degli indumenti e rimuovere le zecche eventualmente presenti. Una volta individuate, le zecche, vanno prontamente rimosse perché la probabilità di contrarre un’infezione è direttamente proporzionale alla durata della permanenza del parassita sull’ospite. Per rimuovere una zecca non è difficile, basta afferrarla il più possibile vicino alla superficie della pelle con una pinzetta a punte sottili e rimuoverla imprimendo un leggero movimento di rotazione. Dopo avere ben disinfettato la cute, dovrete tenere sotto controllo la zona dove siete stati punti per almeno 30-40 giorni. Qualora dovesse comparire un alone rossastro che tende ad allargarsi, accompagnato da febbre, debolezza, dolori alle articolazioni, mal di testa, ingrossamento dei linfonodi, è importante rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.

Presso le farmacie, i negozi per animali ed i consorzi, si possono trovare diverse soluzioni al problema, come pipette Spot-on che si applicano sulla cute dell’animale, spray, collarini, gel, oli o additivi alimentari, però la scelta dovrà essere effettuata analizzando tutti i fattori di rischio del vostro fedele compagno. Si spera che anche da parte del Comune, sia prevista un'azione preventiva come l'irrorazione di insetticidi nelle zone più a rischio. Gli interventi, per essere efficaci, dovranno essere effettuati in tutte le aree verdi dei parchi comunali ed in prossimità della foce del torrente.

Maurizio Losorgio