Davide Gaglione, portavoce meetup “Cittadini a Cinquestelle”, è intervenuto per commentare l'evoluzione della campagna elettorale a Taggia. In questo panorama il Meetup aveva avuto alcuni problemi non riuscendo a chiudere la lista per partecipare alle elezioni.
Oggi il rappresentante del meetup dei pentastellati offre una chiave di lettura su quanto successo e su che cosa si troverà di fronte l'elettore che andrà a votare l'11 giugno. "Stiamo arrivando al dunque, amici. L'undici giugno si avvicina e, oramai sappiamo quali saranno i contendenti pronti a darsi battaglia per guidare il nostro comune per i prossimi 5 anni. Devo fare una premessa, per essere completamente onesto; pure il sottoscritto, ha provato a fare qualcosa, per prendere parte alla prossima corsa elettorale. - spiega Gaglione - Per quasi un anno e mezzo, insieme con molti altri volenterosi, abbiamo cercato di creare le condizioni ideali per la formazione di una lista che potesse ricevere la certificazione del MoVimento 5 Stelle; abbiamo lavorato sodo, puntando tutto sulla creazione del “Programma”, ovvero quello che, a nostro parere, doveva rappresentare il nostro biglietto da visita, ed essere propositivo e funzionale alle sorti della nostra realtà comunale. Ci siamo dedicati quindi principalmente alla sua impegnativa stesura ma... C'è sempre un ma, in quasi tutte le cose. Nonostante il nostro reale impegno, vuoi per nostri errori, così come per molte altre vicissitudini, non siamo riusciti a raccogliere intorno a quel programma, le “persone giuste” per creare una squadra in grado di metterlo in atto".
"Non è questo il momento di recriminare, certo. - afferma il portavoce del meetup - Non è forse nemmeno lo spazio giusto ove proporre analisi approfondite sugli errori commessi ma, la più semplice delle verità, è che non siamo riusciti a coagulare e a raccogliere intorno al nostro Meetup, persone “normalmente speciali”, in grado di riuscire a compiere quello che, opinione del gruppo, sarebbe il vero e unico cambiamento che il nostro comune dovrebbe affrontare, per andare incontro a quelle nuove importanti esigenze che, questi dieci anni di crisi permanente, hanno innegabilmente creato. Non siamo riusciti a trovare le persone più adatte per mettere in pratica le idee di base, quei pilastri portanti su cui il MoVimento 5 stelle fonda le proprie radici".
"Eccoci arrivati ad oggi, dunque. - prosegue Gaglione - Con probabilmente ben quattro liste pronte a darsi battaglia, si potrebbe pensare di essere di fronte ad un'ampia scelta; credere che l'elettore veda così garantita una propria capacità di scelta, dal momento che, l'offerta, sembrerebbe varia. In realtà, non credo ci sia un'effettiva varietà, tra quelle proposte, che andrei ad analizzare: troviamo la lista civica “Insieme”,quella formata da una parte della precedente opposizione, con candidato sindaco Mario Conio; lista che può essere considerata come “lepre da inseguire” che è certamente più facile vincere, quando gli avversari si sono “suicidati”. Lista questa vicina alla giunta regionale Toti, piaccia o meno".
"Poi segue un'altra lista civica, quella formata da una costola della giunta uscente, che ha puntato tutto sulla continuità, candidando a Sindaco Mario Manni ma, visti gli ultimi 5 anni di gestione del comune, che definire deficitaria equivale ad essere molto gentili ed indulgenti, non so dire se sia una scelta tanto lungimirante ai fini elettorali, proponendo una palese continuità che, per alcuni versi, sembrerebbe alquanto inquietante. - sostiene Gaglione - La terza lista, è anche l'unica che faccia riferimento diretto ad un partito, ed è quella di Rifondazione Comunista, con candidato sindaco Mario Ardoino. Si candidano in nome di un’ideologia che, ad ogni buon conto, oggi vale quanto una teoria che sostenga il Sacro Romano Impero o, il predominio dei Guelfi sui Ghibellini. Votare Rifondazione, è giustificabile solo avendo più di 90 anni".
"Come ultima, giusto in ordine di ufficializzazione delle liste, troviamo l'ennesima lista civica, con candidato sindaco Andrea Nigro. Lista questa che si può tranquillamente definire come la lista dei “cittadini arrabbiati”, tenuti insieme più dal sentimento di eliminare e abbattere i vecchi nomi della politica locale, che non da una sana voglia di governare nel tentativo di cambiare realmente il nostro paese, perché, è bene ricordarlo, non basta essere indignati ed arrabbiati, per fare politica; non è sufficiente aver voglia di cambiare, se non si sa “come” cambiare e, a partire da cosa, altrimenti si corre il rischio di commettere molti errori, pure se in buona fede. Chi rimarrebbe dunque, a legittimare le nostre ambizioni? Ahimè nessuno. Non a mio giudizio, quantomeno" - dichiara il rappresentante del meetup di Taggia.
"Non legittimerò quindi attraverso il mio voto nessuno di loro. Nel mio prossimo “non-voto” vi è la personale convinzione che, nessuna di queste liste, possa perseguire un vero cambiamento; che nessuna tra loro produrrà felicità e bellezza. Piuttosto, le immagino strutturalmente costruite per evitarlo, il cambiamento. Per smantellarlo e reprimerlo, anche quando ciò avvenisse a loro insaputa! - conclude Gaglione - Per questo motivo, la mia non sarà mera astensione. Quel giorno non mi limiterò a non andare alle urne. Quel giorno mi ribellerò, anzi, farò qualcosa di rivoluzionario. Cercherò tra i miei simili e, insieme con loro, cercherò un posto dove non si rilevi la traccia devastante del passaggio dell’uomo, per godere della bellezza di ciò che vediamo e respiriamo, nel silenzio, oltre il chiacchiericcio inutile di questo mondo alla rovescia. L'undici giugno, non mi limiterò ad astenermi. Vivrò, farò e sarò. Libero e felice".
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