Il consiglio comunale di Sanremo, dopo una lunga ed articolata discussione, ha approvato il bilancio di previsione e quello delle opere triennali. Si tratta del documento programmatico più importante per l'Amministrazione Comunale, in cui vengono individuati gli obiettivi e le strategie per il prossimo futuro.
Ad aprire il dibattito è stato l'assessore al bilancio Giuseppe Di Meco che ha illustrato la pratica. “E' stato un grande impegno chiudere il bilancio nei tempi previsti dalla legge – ha detto – Ringrazio tutti gli uffici per il proprio contribuito che ha permesso che questo risultato si potesse realizzare. Ritengo che nel 2018 riusciremo anche ad anticipare l'approvazione del bilancio rispetto alle indicazioni del Ministero. I tagli attuati sono necessari per una serie di aumenti della spesa corrente. Nei prossimi anni però parte di questa spesa non ci sarà, nel 2018 la manovra sarà quindi più semplice. Infine sottolineo come siano stati ampiamente rispettati gli obiettivi del patto”.
Luca Lombardi, capogruppo di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, ha innanzitutto lamentato la tempistica troppo stretta per permettere alla minoranza di presentare emendamenti sulla base di un'attenta analisi del documento. Subito dopo ha puntato puntato l'attenzione sull'impiantistica sportiva “Dove è la posta di bilancio destinata al palazzetto dello sport o alla realizzazione della palestra in via Borgo Rodari ? - ha domandato - Per la palestra di Valle Armea si sono spesi tanti soldi ma nel triennale non se ne parla più. Anche il progetto della tensostruttura, per 350 mila euro, è ora sparito”. Un ultimo accenno sull'inserimento di Villa Mercede (VEDI FOTO SOTTO) tra i beni vendibili “Non vedo esponenti del PD con i cartelli di protesta in mano come accaduto in passato” ha detto mostrando il documento che riportava anche numerose firme di assessori, consiglieri ed ex consiglieri del Partito Democratico in cui si chiedeva di non vendere a privati il bene ma di recuperarlo con fini pubblici.
A prendere la parola è stato poi il sindaco Alberto Biancheri. “La situazione è ancora critica e non si può fare tutto quello che questa città si meriterebbe ma qualcosa si sta già ottenendo – ha detto - Questa sera sono stati ripercorsi passaggi importanti, perchè si è parlato di strutture come il Palazzetto dello Sport ed il Palafestival, e di progetti come Via Vesco e piazza Eroi. Per il Palazzetto è stato presentato progetto – ha confermato il primo cittadino - ma aspettiamo ancora un piano economico ed una risposta dalla Corte dei Conti, per questo non è stato inserito nel triennale. Nel Mercato dei Fiori, grazie agli ultimi investimenti, ci sono ora campi sportivi e un riscaldamento adeguato. Per quel che riguarda Piazza Eroi i privati hanno rinunciato al progetto, mentre su via Vesco ne parleremo in una seduta di consiglio comunale. Per dare uno sviluppo alla città bisognerà in futuro dare spazio anche ai privati”. Infine un accenno al discorso di Villa Mercede “Le ville storiche devono continuare ad avere indirizzo culturale, ma ci sono anche situazioni non semplici come Villa Mercede dove servirebbero due milioni e mezzo per intervenire”.
Il dibattito in aula è proseguito con l'intervento del consigliere di Forza Italia Simone Baggioli. “Questo è un bilancio tappabuchi – ha attaccato l'esponente di opposizione - capisco la situazione economica difficile, ma manca un'intuizione di rilancio della città. A fronte di tutte le tasse chieste ai cittadini non vedo quali servizi gli si restituiscano”. Baggioli è poi tornato sulla polemica della trattazione dopo mezzanotte e mezza, e votazione alle 2 di notte, del calendario manifestazioni “contrariamente agli accordi tra i capigruppo”. Infine una critica alla vendita dei locali dell'ex stazione “Che invece sarebbe ideale per il trasferimento del comando della polizia municipale”.
Il presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande ha quindi precisare la questione dell'accordo sulla conclusione delle sedute entro la mezzanotte e mezza. Leggendo il verbale in questione ha ricordato come tale indicazione non fosse vincolante, soprattutto in occasione di pratiche di particolare importanza per le quali era demandata all'assise ogni decisione in merito.
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Luciana Balestra, tra le varie critiche, ha sottolineato la carenza di attenzione all'aspetto della sicurezza, così come la riduzione negli anni delle risorse destinate alle strade. Sottolineata anche l'assenza di progetti per la sicurezza stradale, ai quali invece la Legge riserva una quota specifica.
“Questo è un bilancio preparato tecnicamente in maniera corretta – è intervenuta Francesca Antonelli di Sanremo Attiva – è però inaccettabile basare un bilancio sulle alienazioni, anche se queste sono sulla carta. Qualcuno potrebbe infatti presentarsi e fare un'offerta comprandosi l'immobile”. Lamentato infine il mancato stanziamento di fondi per l'acquisto di defibrillatori pubblici che invece erano stati oggetto di un ordine del giorno approvato in consiglio comunale.
Franco Solerio, capogruppo di Forza Italia, è tornato sui contrasti formali tra maggioranza ed opposizione, in particolare sulla recente discussione a tarda notte del calendario manifestazione “Una forma di prevaricazione e di arroganza – ha detto - Se si dovessero ripetere episodi del genere abbiamo un accordo tra di noi di opposizione per richiedere subito dopo un consiglio comunale monotematico in modo da dibattere ugualmente di quella pratica. Per quel che riguarda il bilancio è mancata, al di la dei numeri, una spiegazione su dove si vuole realmente portare la città di Sanremo. Anche il piano delle alienazioni, per esempio, deve essere preceduto da un piano di programmazione”.
Nuove critiche, anche sul rapporto maggioranza–opposizione, sono giunte da Gianni Berrino di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale. “Senza confronto ci perdete voi – ha detto – Questa sera approvate il documento più importante dell'anno nel totale disinteresse della città. Tutto questo è figlio della vostra volontà di non discutere e non confrontarsi”. Per quel che riguarda il documento ha sottolineato, come già altri colleghi di minoranza, il suo giudizio negativo per una mancanza di programmazione. Critiche anche sull'inserimento di Villa Mercede tra i beni alienabili. “In barba a tutti i cittadini che in buona fede avevano firmato il vostro documento contrario alla vendita”.
La polemica sulla vendita di beni pubblici “per quasi 26 milioni di euro“ è stata poi ripresa da Paola Arrigoni, capogruppo del Movimento 5 Stelle. “I locali dell'ex stazione ferroviaria avrebbero una grande potenzialità ed invece sono inseriti tra i beni alienabili – ha detto – Per quel che riguarda le vendite, sono previsti ricavi, solo per il 2017, con entrate totali di un milione 670 mila inferiori alle stime originarie. Nel 2018 gli introiti ipotizzati sono 640 mila in meno sempre sulle stime originarie. Per Villa Mercede ricordo benissimo la mobilitazione del PD contro questa vendita, quindi ora vederla nel piano alienazioni lascia alquanto basiti. Dove è la coerenza ? Svendendo questi beni la comunità sarà più povera”.
“Abbiamo presentato il bilancio di previsione entro la fine di aprile ed è una cosa epocale – è intervenuto Alessandro Sindoni di Sanremo al Centro – Questo permette programmazione per tutti coloro che lavorano, per esempio, nel turismo. C'è una razionalizzazione dei costi, per i quali serviranno ulteriori ragionamenti in futuro. Sottolineo anche la riduzione delle tasse: dal 2014 al 2017 le entrate tributarie sono infatti passate da 25 milioni a circa 22 milioni. Le alienazioni sono un discorso contabile, quei beni non saranno venduti, ma sono inseriti solo per questioni di bilancio”.
“Non ci si può prendere in giro dicendo, per esempio, che si pagano meno tasse, quando invece spendiamo due milioni e mezzo in più solo di rifiuti – ha incalzato dall'opposizione Antonio Fera – Qui si continua a mettere in vendita tutto il patrimonio. Io sono d'accordo su alcuni beni, perchè il Comune non sarebbe in grado a metterli in ordine, però il fatto di vendere sempre tutto non è bello perchè stiamo parlando di un patrimonio trasmessoci dai nostri avi”.
A chiudere gli interventi il consigliere Francesco Prevosto, di Sanremo Insieme, Ecologia e Libertà “Abbiamo ereditato dal passato l'anticipo Rai – ha detto - avevamo detto che era nostro obiettivo intervenire su di esso, ed ora non si è più reso necessario. Questo testimonia come ci sia una coerenza nel nostro modo di amministrare. Tra le scelte attuate, voglio ricordare quella di destinare risorse alle scuole. Per quanto riguarda i beni da vendere, io credo che se abbiamo un bene ma non abbiamo i fondi per salvaguardarlo, non lo stiamo rispettando. Bisognerà poi ragionare su questioni come Casa Serena, su cui non ci si guadagna ma costa, e trovare le soluzioni adatte”.
Prima della votazione finale Paola Arrigoni ha presentato un emendamento in cui si chiede lo stanziamento dei fondi necessari per posizionare 13 defibrillatori in tutte le scuole primarie e secondarie “Posti all'esterno in modo che possano essere utilizzate H24 da tutta la comunità”. L'emendamento è stato approvato all'unanimità.
Prima della votazione finale, Franco Solerio ha sollevato una questione sostanziale relativa all'inserimento della vecchia stazione nel piano delle alienazioni. Il capogruppo di Forza Italia ha infatti letto un documento che prevedeva di “riversare ad Area 24, per la manutenzione sul territorio comunale, i ricavi provenienti dalla gestione delle aree acquisite dalle Ferrovie dello Stato” aspetto che andrebbe a contrastare con la vendita del bene. Il gruppo di Fratelli d'Italia ha inoltre ricordato un emendamento su Villa Mercede, approvato negli anni scorsi, secondo cui “la valorizzazione o dismissione deve avvenire attraverso il trasferimento o conferimento a società pubbliche e che l'eventuale cessione a terzi dovrà essere esplicitamente autorizzata con una specifica deliberazione del consiglio comunale”.
Il bilancio è stato infine comunque approvato con il voto favorevole della maggioranza, l'astensione del Movimento 5 Stelle e il parere contrario del resto dell'opposizione.