Le operazioni preliminari degli uffici di sezione sarebbero dovute cominciare nella giornata di sabato 27 maggio, però dopo il via libera del Senato al decreto che abolisce i voucher, verrà meno la convocazione del referendum per l'abolizione dei buoni lavoro e il ripristino della responsabilità solidale negli appalti che era stato indetta per il 28 maggio. La votazione dunque non si svolgerà più. Infatti il Senato ha approvato il decreto che abolisce i voucher e ripristina la responsabilità solidale negli appalti.
Il via libera è arrivato senza modifiche al testo che era stato proposto dal governo. Il decreto dunque, diventerà quindi legge e farà venire meno la convocazione del referendum. Il voucher o 'buono lavoro', nato inizialmente per retribuire il lavoro occasionale, è una modalità di retribuzione per lavoro occasionale di tipo accessorio introdotto nel 2003 dal governo Berlusconi. Il voucher ha come finalità quella di regolamentare quelle prestazioni lavorative, definite appunto 'accessorie', che non sono riconducibili a contratti di lavoro in quanto svolte in modo saltuario, e tutelare situazioni non regolamentate. Con i voucher sono garantite la copertura previdenziale presso l'INPS e quella assicurativa presso l'INAIL.
Abbiamo chiesto al Sindaco di Cervo, Giampaolo Giordano cosa ne pensi dei voucher e cosa comporti l'abolizione: "Anche se non ero molto favorevole ai voucher, sicuramente erano un ottimo mezzo di scambio dove il committente poteva beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto. I voucher hanno avuto il merito, con costi sostenibili, di far aumentare ai datori di lavoro, imprese e famiglie le opportunità di lavoro. Sarebbe un errore abolirli, visto che riducono anche la pressione fiscale. Se il sistema voucher sarà abolito, il precariato, piuttosto che diminuire, aumenterà”.
Quali erano secondo lei i vantaggi per il lavoratore? "Il lavoratore, con i voucher poteva integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso era esente da ogni imposizione fiscale e non incideva sullo stato di disoccupato o inoccupato. Inoltre era cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari. Al lavoro accessorio potevano accedere anche pensionati; studenti nei periodi di vacanza; cassintegrati; extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno, lavoratori in part-time e molti altri. I voucher erano utili e ritengo che sia un grave errore abolirli”.