Politica - 12 aprile 2017, 12:23

Omicidio di Janira: la senatrice Albano interviene sul caso durante la staffetta parlamentare contro i femminicidi

"Non esiste che in una coppia se ci si prende a ceffoni significa che si vive l'amore con passione mediterranea. No, non esiste. - denuncia la senatrice - Stiamo molto attenti a rappresentare questi modelli di gelosia, ira e violenza, come modelli positivi dell'amore".

La sen. Donatella Albano del Partito Democratico è intervenuta nel corso della staffetta parlamentare contro i femminicidi al Senato per ricordare la giovane Janira, uccisa a 21 anni dall'ex fidanzato a Pietra Ligure. "Dobbiamo riflettere su quanta violenza viene riversata sulle donne perchè si riesce a concepire con molta difficoltà che sono persone con la propria libertà di scegliere della propria vita" - ha affermato la senatrice ligure.

La staffetta parlamentare contro i femminicidi cui aderiscono moltissime parlamentari di tutti gli schieramenti politici continua da diversi mesi per sensibilizzare tutti i colleghi alla necessità di azioni legislative e non per tutelare le donne contro questo triste fenomeno che dall'inizio dell'anno annovera 50 vittime in Italia.
 
"Solo l'educazione al rispetto per l'altra persona, per la sua libertà, individualità e personale ricerca della felicità può portare a quel cambiamento culturale che faccia sì che non si scambi più la violenza per amore e passione, che si interiorizzi e accetti che amore significa libertà e scelta quotidiana, non obbligo e costrizione, che amore sia equilibrio e non dipendenza. Occorre fare attenzione all'utilizzo delle parole e dei modelli che si usano per raccontare e descrivere l'amore, facendo attenzione alle immagini che proponiamo alle nuove generazioni e non solo".

"Non esiste che in una coppia se ci si prende a ceffoni significa che si vive l'amore con passione mediterranea. No, non esiste. - denuncia la senatrice - Stiamo molto attenti a rappresentare questi modelli di gelosia, ira e violenza, come modelli positivi dell'amore". 

Stefano Michero